Tutti coloro che diventano genitori sanno bene cosa significa non dormire più la notte perché il figlio piange, si lamenta o non trova la posizione corretta. La mancanza di sonno è una delle privazioni più tremende che possono fare a una persona.
Le occhiaie, la poca lucidità mentale, la svogliatezza sono tutte conseguenze alle notti insonni. I neo genitori si sentono spesso dire di dormire quando i bambini dormono, ma non sempre è fattibile.
Tra lavoro e faccende a casa c’è sempre qualcosa da fare. Ecco perché l’organizzazione Healthy Children ha voluto dare alcuni suggerimenti utili per far addormentare serenamente il bambino.
- Usare i rumori bianchi – Sono rumori che tendono a far rilassare i bambini e sono caratterizzati da un ritmo costante. I classici rumori bianchi sono le onde del mare, il battito del cuore, il rumore del phon acceso, la pioggia.
- Durata dei sonnellini – Per i primi sei mesi cerca di non far passare più di 90 minuti tra un riposino e un altro. Crescendo bisogna aumentare la durata della veglia in modo tale da farlo arrivare stanco ma non troppo altrimenti diventa nervoso.
- Creare una routine – E’ fondamentale creare un’abitudine serale prima della messa a letto. Far rilassare il bambino con un bagnetto, usare luci soffuse, parlare piano e iniziare la routine sempre allo stesso orario sono buone abitudini per farlo dormire serenamente.
- Fare un massaggio – Massaggiare il corpo del neonato tende a distendere i muscoli e farlo rilassare. Porta anche ad un aumento di produzione della melatonina, un ormone che favorisce il sonno.
- Dare latte materno – Se la mamma allatta al seno il figlio, la suzione prima di farlo dormire provocherà un effetto rilassante e soporifero. Inoltre avere il bambino attaccato al corpo della mamma determinerà una fase di calma ulteriore. Se non si allatta al seno si può ad ogni modo usare il ciuccio e provare con il co-sleeping, ovvero dormire insieme al bambino per favorire il sonno.
Questi sono dei piccoli consigli da mettere in pratica. Usare nuove tecniche e conoscere abitudini diverse non può che aiutare a dormire di più. D’altronde tentar non nuoce.