Kathrine Peereboom è una mamma australiana che ha deciso di raccontare sui social quello che accade ai suoi tre figli, con età compresa tra i 5 e gli 8 anni, che soffrono di autismo. Purtroppo i bambini non vengono mai invitati alle feste di compleanno. E devono sempre sottostare a sguardi cattivi, commenti terribili, risate dirette a loro. I ragazzi sono piccoli e non capiscono quello che accade, ma lei lotta ogni giorno per sensibilizzare tutti e aiutare chi come i suoi bambini soffre per la cattiveria altrui.
Negli ultimi tempi sono stati fatti molti passi in avanti per quello che riguarda la lotta contro lo stigma della malattia, in particolare per chi ha ricevuto la diagnosi di un disturbo dello spettro autistico. Eppure c’è ancora chi percepisce il “diverso” come qualcuno da allontanare, da tenere a distanza, da non accogliere, con il quale non condividere. E questo è molto preoccupante, perché di fatto è un rifiutare un altro essere umano che con la sua esperienza potrebbe arricchirci. Invece preferiamo tenerlo a debita distanza da noi.
Spesso, purtroppo, le vittime di queste discriminazioni sono bambini. In questo momento della vita avrebbero tutto il diritto di godersi l’infanzia, di crescere insieme ai compagni, di divertirsi e diventare grandi con serenità e tranquillità. Ma la storia dei figli di Kathrine Peereboom ci racconta che non è così: Oliver, Joshua e Tyler devono fare i conti ogni giorno con la cattiveria delle persone. I tre ragazzini vengono sempre esclusi dagli eventi sociali e quando sono loro ad organizzare una festa, nessuno si presenta.
Non sono solo i loro coetanei a discriminarli, ma anche gli adulti. Kathrine Peereboom ha raccontato che in un’occasione era dal parrucchiere con i figli, non una passeggiata per i bambini con disturbi dello spettro autistico quando ha sentito un uomo e la compagna lamentarsi per il rumore che facevano i suoi figli. La donna era arrabbiata, perché i suoi figli la discriminazione la sperimentano ovunque: a scuola, nello sport, alle feste. Vedere i suoi bambini in quello stato è devastante per lei, perché le persone non capiscono la loro condizione.
I tre bambini sono ancora molto piccoli e non si rendono pienamente conto di quanto possano essere crudeli gli altri con loro. Lei spera che quando saranno più maturi e grandi potranno allontanare tutta la negatività che oggi viene riversata loro addosso.
Speriamo che la testimonianza di questa mamma possa aiutare a sensibilizzare sul tema dell’autismo e dare una mano a chi ne soffre a non vivere più pregiudizi e discriminazioni.