Sicuramente è ben risaputo che Raffaella Carrà non ha mai avuto di figli propri, biologicamente parlando. Sta di fatto, però, che la donna è stata una madre, di ben 150mila figli, che lei stessa rivendicava in vita come suoi. Si tratta di tutti i bambini che la donna è stata capace di far adottare attraverso un suo programma televisivo, andato in onda nei primi del 2000.
Programma “Amore” e il rapporto di Raffaella Carrà con la maternità
Il programma Amore è nato con l’intento di dare vita a delle possibilità in più per molti ragazzi che di possibilità ne avevano ben poche. Andato in onda dal 25 marzo al 16 maggio su Rai Uno per un totale di 8 puntate più una speciale, la trasmissione aveva come obiettivo quello di far adottare quanti più bambini possibili, ma in un modo alternativo, accessibile a molte più persone.
Il programma aveva come obiettivo quello di far iniziare un percorso di adozione a distanza per questi ragazzi da parte del pubblico a casa. Lei stessa aveva da tanto tempo iniziato un percorso di questo genere e, attraverso questa trasmissione, è riuscita a farlo fare ad altri 150mila italiani. Tutto quello che bisognava fare era chiamare un centralino e decidere di donare loro solo 25 euro al mese, per poter lavorare sulla loro salute. Purtroppo il programma è venuto meno prima del previsto, visto che le ultime due puntate furono annullate a causa di bassi ascolti.
Sappiamo che la Carrà non si è mai sposata e non ha mai avuto figli, ma mente la prima delle due era voluta, la seconda decisamente è stata un effetto collaterale. Lei stessa ha raccontato di aver avuto una famiglia molto particolare, nella quale il padre non è mai stato presente, sopratutto dopo il divorzio con la madre nel 1945. Lei quindi ha deciso di non sposarsi mai, ma ha sempre avuto il desiderio di avere dei figli.
Per questo ha provato più volte ad adottarne, ma senza marito le pratiche non andavano avanti. Quando iniziò il dibattito riguardante le adozioni per coppie omosessuali, la donna ha dichiarato testuali parole:
Quando sento di adozioni di coppie gay, ma anche etero, mi domando: “ma io con chi sono nata, ma con chi sono cresciuta?” e mi rispondo: con due donne, mia madre e mia nonna.
Con queste parole la presentatrice voleva portare ad una conclusione sola: fate uscire questi bambini dagli orfanotrofi, dalle case famiglie, perché l’amore è sempre amore.