Raphael Samuel è un uomo di 29 anni che ha deciso di intentare come figlio una causa ai suoi genitori per averlo messo al mondo. Lui si dice membro del movimento antinatalista e spinge tutti i bambini a seguire il suo esempio, perché i figli non devono nulla ai loro genitori. Nessuno è venuto al mondo perché lo ha voluto: chi ci ha fatto nascere non ha certo potuto chiedere il nostro consenso. Ma se per molti la questione finisce qui, Raphael Samuel ha deciso di andare oltre. Arrivando a denunciare mamma e papà per la sua nascita.
Raphael Samuel ha 29 anni e vive a Nuova Dehli, in India. Secondo quanto riportato dalla stampa argentina, il ragazzo avrebbe deciso di portare in tribunale sua madre e suo padre per averlo fatto nascere senza chiedere prima se lui fosse d’accordo o meno. Lui è serio, come lo sarebbe il movimento antinatalista, che però parte da un presupposto assurdo: come si fa a chiedere il consenso a qualcuno che ancora non è nato? Secondo lui non si dovrebbero mettere al mondo figlio per questioni legate anche a questo piccolo dettaglio.
Tutti pensano che persone come Raphael Samuel abbiano vissuto una vita così terribile da arrivare a questa scelta drastica. Ma invece è andato tutto bene e pare anche che sia in ottimi rapporti con i genitori. Il problema, a suo dire, è più ampio e riguarda tutti coloro che decidono di mettere al mondo un bambino: sono persone ipocrite perché condannano un altro essere vivente a dover superare le difficoltà che la vita inevitabilmente.
Un buon padre mette il figlio al di sopra dei suoi desideri e dei suoi bisogni… ma il bambino stesso è un desiderio del padre.
Queste le parole del figlio 29 anni che è arrivato a paragonare la procreazione al rapimento e alla schiavitù, creando anche la pagina Facebook Nihilanand, dove in molti sembrano pensarla al suo stesso modo.
Voglio dire a tutti i bambini che non devono nulla ai loro genitori. Amo i miei genitori e abbiamo un ottimo rapporto, ma loro mi hanno preso per la loro gioia e il loro piacere. La mia vita è stata fantastica, ma non vedo perché dovrei sottoporre un’altra vita al trambusto della scuola e del trovare un lavoro, soprattutto quando non mi hanno chiesto di esistere.
Anche altre persone sostengono la stessa cosa, sottolineando che, tra l’altro, mettere al mondo altre vite è un peso per le risorse terrestri che potrebbero presto esaurirsi. Come sottolineato da Pratima Naik, uno dei leader del movimento:
Dobbiamo continuare a portare più bambini in questo mondo e accelerare il processo di degrado sociale e ambientale?
Poi il leader del movimento Nihilanand aggiunge:
Non imporremo le nostre convinzioni a nessuno, ma più persone devono considerare perché avere un figlio nel mondo in questo momento non è giusto.
A questo punto tutti i figli dovrebbero far causa ai genitori, non ti pare?