Francesca SalvatiTra tutte le attrici che hanno a sempre fatto arrivare cuore ed anima al pubblico vediamo, sicuramente, la spettacolare Maggie Gyllenhaal. Si tratta di una personalità forte, che riesce a rubare gli animi e i cuori di tutti gli spettatori da casa. Sopratutto, però, è una mamma con la M maiuscola. Ha fatto, inoltre, una dichiarazione bellissima sulla maternità, che scalda senza dubbio i cuori e che lascia molta verità.
Chi sono Ramona e Gloria Sarsgaard
Da 19 anni Maggie Gyllenhaal e Peter Sarsgaard sono senza ombra di dubbio una coppia inseparabile. Dopo ben 7 anni di fidanzamento, la coppia ha infine deciso di convolare a nozze e, due anni prima del matrimonio, hanno dato il benvenuto alla loro prima figlia insieme: Ramona Sarsgaard. Per la Gyllenhaal la nascita di sua figlia ha significato un passaggio davvero importante.
Innanzitutto, bisogna dire che aveva 28 anni quando ha partorito e questo non è stato facile per lei, che non se lo aspettava decisamente. Inoltre, sappiamo anche che la nascita di Ramona ha segnato un momento a dir poco decisivo, in quanto ha raggiunto alcune consapevolezze che solo una madre può comprendere. Il tutto è stato poi confermato anche con la nascita della sua secondogenita, Gloria Sarsgaard, 5 anni dopo il primo parto.
Riguardo la sua concezione di essere madre, Maggie Gyllenhaal ha fatto delle dichiarazioni importanti. Ha infatti affermato che per lei la maternità è di base dolore. Il motivo di questa convinzione è che, secondo lei, una madre si ritrova a soffrire in continuazione quando è tale. Così ha affermato:
Prima hai la sofferenza del ‘oh mio Dio, questo è troppo, sono così stanca’, poi vedere i tuoi figli passare attraverso qualcosa di doloroso, e poi quando non ci sono e tu sei tipo ‘Mi mancate’.
Nonostante questo, tutto ciò è per la donna fonte grandissima di felicità. Riguardo la loro educazione, l’attrice ha affermato che sia lei che suo marito si assicurano che a casa vengano trattati temi importanti, ma con determinati modi e tempi. In sostanza, va bene parlare di attualità, ma magari evitando di essere troppo traumatizzanti o crudi.
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