Crescere con animali domestici rende la vita dei bambini più sana. Al di là del potere benefico che un animale domestico può recare a qualsiasi tipo di bambino, soprattutto in campo relazionale, consentendogli di sviluppare quell’empatia necessaria nell’interazione con gli altri, il vantaggio che l’individuo può ottenere nel prendersi cura di una creatura riguarda soprattutto la sfera psicologica, oltre che in parte anche fisica.
Innanzitutto, interagire con un animale domestico, che rappresenta un essere diverso dal bambino, consente a quest’ultimo di imparare ad adottare un punto di vista diverso dal proprio. In questo senso, l’individuo nella sua prima infanzia, abbandona per un po’ il pensiero egocentrico che caratterizza questa sua fase evolutiva, per rafforzare il concetto dell’altro inteso come essere che non solo esiste, ma ha un suo pensiero e una sua propria identità.
Per cui, il bambino che ha il privilegio di interagire con un animale domestico è in grado già di percepire ed accogliere il valore della diversità. È inoltre risaputo che i bambini sviluppano sin da subito amore per tutte le creature animali. Questo accade perché già la favolistica infantile, le pellicole a cui spesso vengono sottoposti, peluches e giocattoli, portano gli individui nell’età dell’infanzia a relazionarsi con loro e ad immaginarli nella loro vita.
Vivere a contatto con degli animali domestici è diventato quasi un fatto abitudinario per la maggior parte dei bambini, che molto spesso, quando vengono al mondo, già si trovano inseriti in realtà in cui sono già presenti piccole creature da accudire. Studi specifici, infatti, dimostrano che 4 bambini su 10 nascono in famiglie in cui è presente già un cane o un gatto, e inoltre rivelano che circa il 90% di tutti i bambini vivono a contatto con un animale domestico.
In particolar modo per i gatti, è bene comunque prima sincerarsi che i bambini non abbiano allergie al pelo di questi giocosi felini. Conoscere bene le razze aiuterà i genitori ad affrontare le problematiche relative a ospitarne uno in casa, prima di procedere a questo importante passo, meglio dare un occhio a qualche guida di approfondimento, e gattoblog fa al caso nostro.
Buoni motivi per avere un animale domestico insieme ai bambini
In ogni caso, è possibile affermare con certezza che ci sono diversi motivi che dovrebbero convincere gli adulti a far crescere i propri pargoli con degli amici a 4 zampe e non solo. Innanzitutto, la prima cosa importante da sapere è che gli animali domestici aiutano nell’apprendimento. Non sono pochi gli approfondimenti scientifici che hanno messo in evidenza come la presenza di un cane diminuisca il livello di stress che i bambini generalmente mostrano in fase di apprendimento; sono infatti in fase di sperimentazione progetti di affiancamento didattico da parte dei cani. Tutto ciò dipende dal fatto che, consentire all’infante di mettere in atto la sua performance scolastica in presenza di un cane o di un gatto, gli permette di non sentirsi giudicato, dal momento che è chiaro che gli animali non possano essere giudicati come esseri giudicanti e proprio per questo, il bambino, può sentirsi libero di esprimere i propri concetti ed emozioni in maniera spontanea e creativa. In numerosi altri studi di settore sul rapporto tra animali e bambini e la loro relativa convivenza all’interno di un nucleo familiare, è stato dimostrato che gli animali rappresentano una fonte di comfort emotivo: dalle analisi effettuate su campioni di individui in età infantile è stato rilevato che la maggior parte di loro in condizioni di tristezza, ansia, disagio, tende a rivolgersi agli animali domestici che vengono considerati, altresì, ottimi custodi per mantenere un segreto. Tutto questo si basa sul fatto che alcuni animali, in particolare i cani, avrebbero una particolare sensibilità innata che li porterebbe ad accorgersi se il loro padrone dovesse vivere una condizione di disagio o di tristezza e di conseguenza li spingerebbe ad avvicinarsi in maniera del tutto spontanea alla persona in questione, in modo da donargli sollievo in qualche modo. Inoltre la presenza di animali domestici nella vita dei bambini renderebbe questi ultimi più propensi a sviluppare la capacità di prendersi cura degli altri.
Non dovrebbe sorprenderci il fatto che il bambino, anche molto piccolo, percependo che il cucciolo di animale domestico dipende, soprattutto per quanto riguarda la nutrizione, dall’uomo, tende a sviluppare un senso di protezione e di responsabilità nei confronti di chi ha bisogno di lui. Questo non fa altro che rafforzare quelle competenze genitoriali che pur essendo in qualche modo innate nel bambino, vanno continuamente rafforzate, proprio perché, attraverso l’esercizio, quelle che sembrano inizialmente azioni meccaniche per niente significative vengono interiorizzate e applicate anche in contesti diversi. Il bambino quindi potrà, una volta compresa l’importanza di prendersi cura dell’altro, applicare la sua competenza anche nel gruppo dei pari, nelle cui dinamiche comprenderà che ci sono bambini che hanno bisogno di essere aiutati di più di altri.
Animali e bambini, focus sulla salute
L’importanza della presenza di animali domestici nella vita dei bambini può essere riscontrata anche in ambito sanitario: i bambini a contatto con cani e gatti hanno meno probabilità di sviluppare infezioni, naturalmente questo è vero a patto che vengano rispettate delle norme igieniche ovvie come evitare che i fluidi degli animali entrino in diretto contatto con le mucose dei bambini; ad esempio, di contro, è essenziale che mamme in gravidanza e bambini stiano distanti dalle possibili fonti di contaminazione fecale dei gatti a causa del rischio di contrarre la nota toxoplasmosi.
Inoltre i bambini esposti al contatto con i diversi tipi di animali domestici risultano meno predisposti allo sviluppo di allergie. Questo perché, sempre secondo analisi accurate, gli animali leccando i bambini, trasmetterebbero loro diversi tipi di batteri contenuti nella bocca, e questo andrebbe a rinforzare il sistema immunitario dei bambini che, in questo modo, correrebbero un rischio minore di ammalarsi o di sviluppare infezioni. Uno studio svedese, ad esempio, ha dimostrato che il contatto del bambino con degli animali, soprattutto nel primo anno di vita, è associato a una minore predisposizione alla rinite allergica e all’asma nell’età compresa tra i 7 e i 13 anni.
Animali domestici e famiglia
Un’ altra dimensione in cui la presenza di un animale domestico rappresenta fonte di beneficio ed elemento positivo è quella familiare. Quasi tutti i bambini che vivono insieme ad un animale, tendono a considerare quest’ultimo come un membro effettivo della famiglia. Questa percezione, così naturale nei bambini, facilità lo sviluppo di un forte legame familiare. L’animale domestico, spesso, rappresenta il centro di un’attività familiare, in cui i diversi membri tendono a collaborare e ad interagire tra di loro. Che sia una passeggiata al parco, la responsabilità di nutrirlo, la condivisione del momento della toilettatura, queste, sono tutte attività che fungono da collante per i membri di una famiglia che si trovano a collaborare per il raggiungimento di un fine comune: il benessere del proprio animale domestico. D’altronde anche il fatto di vivere una vita frenetica che ci impone dei ritmi allucinanti e delle prassi piuttosto alienanti, prendersi del tempo per il proprio cucciolo può anche significare prendersi del tempo per sé stessi, aumentando, così, il proprio livello di soddisfazione.