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Bimbo con voglie

Bimbo nasce con voglie nere sull’80% del corpo: ai genitori è stato chiesto se volevano lasciarlo in ospedale

Le particolarità esistono e persistono in tutto il mondo. Tra questi rientra sicuramente quella di questo bimbo, che è nato con delle voglie nere sparse per l’80% del suo corpo. Alla nascita, i medici hanno previsto per il piccolo un futuro non roseo, per questo hanno chiesto alla famiglia se volevano lasciarlo in ospedale. Ecco cosa è successo.

La diagnosi di Artyom

Bimbo con voglie

Ci troviamo in Malesia, due due giovani genitori, Mariam e Tarom, di 26 e 28 anni, erano pronti ad accogliere nella loro vita il loro terzo figlio, Artyom. Alla sua nascita, però, il bambino ha portato con sé una notizia non proprio splendida: aveva l’80% del corpo cosparso di voglie nere, rialzate e dure.

I medici, vedendo le condizioni di Artyom, hanno fatto ulteriori analisi e sono arrivati ad una diagnosi decisamente tragica. Infatti, hanno affermato che il bambino non sarebbe vissuto a lungo, dato che tutte quelle macchie avrebbero con molta probabilità fatto sviluppare dei tumori della pelle. La situazione del bebè, però, era tragica anche per altri motivi.

Infatti, il piccolo appena nato è stato anche operato per la schiena bifida, patologia congenita che doveva essere risolta immediatamente. La madre ha quindi ripotuto vedere il bambino solamente dopo 5 giorni dal parto. Analizzandolo, i medici hanno dato alla mamma poi la brutta notizia e le hanno offerto quella che sarebbe stata un’ipotetica soluzione: abbandonare il bambino, se non se la fossero sentiti di accudirlo con le sue problematiche.

I genitori hanno subito fermati o medici, dicendo loro che si sarebbero presi cura del figlio nel bene e nel male. Una volta portato a casa, il bambino ha conosciuto i suoi fratelli maggiori che, per prima cosa, hanno chiesto alla mamma perché Artyom fosse “macchiato di cioccolato“.

Quando la donna ha spiegato loro le condizioni del fratellini, in linea generale, i bambini hanno iniziato ad avere un atteggiamento di difesa estremo nei confronti del piccolo, come anche tutto il resto della famiglia. Chi vede il bambino per la prima volta afferma immediatamente che è speciale o, in alcuni casi, che è un dono di Dio.

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