Razan è una donna scappata dal suo paese per riscattarsi in un luogo lontano da dove era nata. Rifugiata siriana fuggita in Brasile, insieme al marito, ha iniziato a vendere cibo arabo per mantenere la sua famiglia. La sua idea ha avuto un successo clamoroso nel Paese del Carnevale, del sole, dei balli sfrenati. Tutto merito della sua bravura in cucina, la sua bancarella di cibo tipicamente arabo è tra le più frequentate di tutta San Paolo.
I profughi della guerra in Medio Oriente sono molti. Tanti hanno raggiunto paesi anche molto distanti da quello dove sono nati. Scappano dalle bombe, dal terrorismo, dal timore di morire, per trovare una nuova via per avviare una vita più tranquilla e degna di questo nome. Proprio come hanno fatto Razan e suo marito dopo essere arrivati in Brasile. Hanno dovuto ricominciare da zero, ma hanno avuto un’idea geniale per mantenersi in un paese straniero.
La guerra in Siria va avanti dal 2011. Prima di riuscire a scappare dal suo paese c’è voluto molto tempo. Ha sempre sperato di poter continuare a vivere nella sua Siria, ma quando una bomba è caduta a pochi metri dal marito Mohamed rendendolo quasi completamente sordo, Razan ha deciso che era venuto il momento di lasciarsi tutto quell’orrore alle spalle e tentare di iniziare insieme al compagno una nuova vita. Non facile, visto che il terrore della guerra è ancora presente nel suo cuore.
Quando si accendono i fuochi d’artificio, mi sento male. Non lo sopporto, perché il rumore per me è come quello delle bombe.
La coppia è riuscita a fuggire dalla Siria, ma non è stato facile. Arrivati all’aeroporto sono stati rimandati a casa. Ma hanno tentato il tutto per tutto riuscendo ad arrivare in Brasile, destinazione scelta proprio dal marito.
Mi ha detto il giorno dopo: andiamo in Brasile, non c’è guerra lì, la gente balla lì, c’è il carnevale lì.
Con pochi averi con loro, Razan e Mohamed sono riusciti ad arrivare in Brasile, dove hanno fatto nuove amicizie e stretto legami affettivi. I vicini di casa si sono subito offerti di aiutare la coppia, prestando loro il wi-fi. E loro hanno deciso di ringraziarli con una cena offerta.
Sono venuti come una famiglia, ho fatto molto e ho pensato che avrebbero mangiato molto. Hanno mangiato due, tre pezzi e ne è rimasto molto. Quando ha visto ciò che era rimasto, la vicina mi ha detto: ‘Vendiamo il cibo”.
Quel primo giorno riuscirono a vendere tutto. E il giorno seguente le persone chiedevano di poter fare il bis. Razan aveva un’opportunità di avviare un’attività. Prima iniziò a vendere su Facebook, per poi aprire un ristorante. Ora il suo locale, “Razan Comida Arabe” ha festeggiato 4 anni dalla sua fondazione. Si offre cibo tipicamente siriano.
Razan ha detto che non tornerà mai in Siria: oggi non cambierebbe con nulla al mondo la gioia e l’affetto che i brasiliani hanno offerto loro fin dal primo giorno del loro arrivo in Sud America. Ha trovato il suo posto sicuro nel mondo dove prendersi cura della sua amata famiglia.