Attenzione mamma oggi si parla di capricci e bambini. Sì, è una tematica abbastanza delicata e sappiamo che spesso una mamma non sa bene come affrontare i piccoli e grandi capricci dei loro bambini.
L’infanzia è un momento di costante cambiamento in cui bimbo tenta di adattarsi a tutto quello che lo circonda. I bambini in età prescolare e scolastica vedono tanti cambiamenti intorno a loro e tutto questo causa stress nella mente del tuo piccolo. Lo stress può portare il tuo bambino a fare capricci e quindi ad essere più irritabile del solito.
Quando i bambini piangono per inezie, sbattono la porta, dicono cose cattive contro i genitori o urlano, si tratta di un velato grido di aiuto, ma il bambino non può ammetterlo nemmeno con sé stesso. In genere, i bambini iniziano i capricci quando hanno circa tre anni e finiscono con il termine dell’adolescenza. Quest’ultima è infatti un interessante periodo di transizione, il famoso periodo di tumulto emotivo.
Cause dei capricci dell’infanzia
In effetti, la vita dei bambini non è così rosea come sembra. Certo, dovrebbe essere bello dormire dodici ore al giorno, mangiare cibi squisiti preparati dalla mamma e avere tutto il tempo libero da dedicare ai giochi. Tuttavia quando hanno due anni, i bambini attraversano una crisi personale: hanno appena imparato a camminare e usare una varietà di strumenti e si sforzano il più possibile di esplorare il mondo e, allo stesso tempo, hanno paura che questo possa finire o essere loro tolto.
Inoltre hanno paura dell’idea che i genitori possano sparire all’improvviso da qualche parte. Dal loro punto di vista i genitori a volte si comportano in modo strano. Di tanto in tanto costringono un bambino a fare qualcosa contro la sua volontà, e talvolta è molto difficile dire “no” – dal punto di vista del bambino, lo fanno proprio così.
Anche se giustifichi delicatamente il tuo divieto (“No, amore, non prendere questo coltello per tagliare la carne, puoi tagliarti”), il bambino di due anni non capisce ancora che lo stai facendo per motivi di sicurezza. Il rifiuto può essere percepito come qualcosa che viene negato senza un motivo apparente. Il rifiuto provoca paura e spesso porta ai capricci: il bambino non vuole tanto prendere il coltello, ma vuole assicurarsi che i suoi genitori siano sempre pronti ad accontentarlo in ogni cosa. Questa logica può sembrare strana, ma il punto è che i bambini non pensano davvero come gli adulti. Il dolore provato dai bambini in situazioni di rifiuto è paragonabile a quello vissuto dagli adulti in situazioni molto più gravi e il compito di ogni mamma è capire il suo piccolo, fargli capire che gli sarà sempre vicina e non lo lascerà mai.
Tutti i bambini fanno i capricci
Quando un bambino ha tre o quattro anni, inizia a rendersi conto che i suoi genitori non lo abbandoneranno, qualunque cosa accada, e le ragioni dei capricci sono altri. A questa età il bambino capisce già che non è una singola entità con i genitori e inizia a sforzarsi di soddisfare i propri desideri. Quando non assecondi le sue richieste, come quando ad esempio ti rifiuti di comprare un giocattolo o cerchi di metterlo a letto troppo presto, il tuo piccolino inizia a protestare. Molto spesso i capricci di quell’età sono accompagnati dal lancio di tutto ciò che ha a portata di mano. La ragione di ciò è abbastanza semplice. Se un adulto, con il suo linguaggio avanzato, può usare le parole per spiegare la ragione della sua rabbia, il bambino non è capace e usa le abilità sviluppate al meglio ossia le sue grandi capacità motorie.
Inoltre, i bambini piccoli non hanno ancora sviluppato il lobo frontale del cervello, l’area responsabile della pianificazione, del pensiero logico, della memoria e dell’autocontrollo. Pertanto, i bambini vivono letteralmente nel momento e non pensano alle conseguenze, possono gettare una bottiglia di vetro a terra, afferrare il cane per la coda e così via.
I lobi frontali mal funzionanti sono anche responsabili del fatto che nei bambini non c’è praticamente alcun senso del tempo e la chiamata ad essere pazienti e ad aspettarli suona sempre come una frase inutile che non sortirà alcun effetto. Non dovresti considerarti una cattiva mamma se i tuoi figli fanno i capricci, è assolutamente normale.
Come affrontare i capricci dei bambini
Mamma, cosa puoi fare per risolvere i capricci del tuo piccolino? Tante cose! Ecco tutti i nostri consigli per gestire al meglio i capricci del tuo bambino.
Non dargli troppa attenzione
Se gli dai troppa attenzione, questo alimenta solo i suoi capricci e talvolta porta all’isteria. Se un bambino fa i capricci, fai finta di nulla per un po’. A poco a poco si calmerà.
Non cedere
Molti genitori sono tentati di cedere per non sentire più urla e capricci. Se li accontenti, ovviamente i piccoli si fermeranno, ma questo sarà così solo temporaneamente. Poco dopo infatti, il bambino inizierà di nuovo a fare i capricci per ottenere qualcos’altro.
Trova qualcosa da fargli fare
A volte la causa dei capricci è la noia. Porta qualcosa da fare al bambino come ad esempio carta e penna per fare un bel disegno o una palla per giocare.
Distrarre il bambino
Se tuo figlio è incline ai capricci, prova a spostare la sua attenzione. Metti della musica, canta una ninna nanna, dagli un giocattolo che non usa da un po’. Ricordati che molti bambini dimenticano rapidamente i loro problemi quando la loro attenzione viene catturata da un nuovo oggetto.
Porta tuo figlio fuori
La carenza di aria fresca potrebbe essere una delle ragioni del comportamento capriccioso di un bambino. Cammina con tuo figlio fuori per una passeggiata ogni giorno con il sole o con la pioggia: l’aria aperta farà solo bene al piccolo.
L’atteggiamento degli adulti verso i capricci dei bambini è spesso sprezzante e irritabile. Sarebbe desiderabile a volte trovare un “pulsante magico” e spegnere il lamento e il pianto di disobbedienza! Purtroppo questo non è possibile e l’unico modo per farla finita è con la pazienza e tutta la calma che puoi trovare.