La società moderna ti obbliga quasi a uniformarti agli standard a cui siamo abituati a vedere, che siano canoni estetici o meno. In età adulta si raggiunge una certa maturità che ti porta a riconoscere il valore dell’unicità di ognuno di noi, senza sentirsi in obbligo a scopiazzare idee altrui pur di essere accettato dagli altri.
Ma i ragazzini, i giovani, gli adolescenti devono ancora intraprendere un percorso di consapevolezza del proprio essere, e per fare questo ci vuole tempo. Ancor di più il mondo femminile è bombardato da immagini e stereotipi che oggi le ragazze tendono a seguire. E pur di raggiungere i loro ideali farebbero di tutto, anche “calpestare” i sogni delle altre ragazze.
Quante volte sentiamo notizie di ragazze che hanno subito atti di bullismo da altre ragazze per motivi futili? I genitori dovrebbero educare le proprie figlie ad essere inclusive con le altre ragazze, ad accogliere le fragilità e le diversità altrui e farle diventare fonte di ricchezza individuale.
Invece spesso si tende a deridere, a prendere in giro o addirittura bullizzare altre ragazze perché non si uniformano al resto della compagnia o semplicemente perché coltivano interesse diversi. Le peculiarità di ognuno di noi dovrebbe rappresentare una fonte di accrescimento personale, e in questo le ragazze potrebbero fare squadra e non opposizione.
Non c’è consapevolezza più bella di sapere di aver trasmesso alle proprie figlie il valore dell’accoglienza e della collaborazione. Solo così le ragazze di oggi potranno diventare donne forti e capaci di lavorare in gruppo senza creare competizione o invidia.