La parità di genere è ancora un miraggio lontano. Soprattutto quando si parla di stipendio: a parità di ruoli, grado e competenze gli uomini, nella stragrande maggioranza dei casi, prendono più soldi rispetto alle colleghe. Senza tralasciare il fatto che le lavoratrici spesso devono lavorare in condizioni davvero disumane, con trattamenti che non sono assolutamente paragonabili a quelli dei colleghi. E devono sempre dimostrare più degli uomini, chissà perché. Oggi però ti vogliamo raccontare la storia di 10 attori che si sono battuti per condizioni di lavoro migliori per le loro co-protagoniste.
Anche a Hollywood, infatti, le condizioni di lavoro delle donne non sono equiparabili a quelle degli uomini. Di solito le attrice hanno un ingaggio decisamente inferiore rispetto ai co protagonisti, con attacchi sessisti, condizioni di lavoro discriminatorie e difficoltà di ogni genere. Ci sono però 10 star di Hollywood che hanno deciso di fare la differenza in un mondo, quello del lavoro e quello del cinema, fortemente maschilista. Hanno fatto di tutto per garantire la parità sul set, battendosi per condizioni di lavoro paritarie con le colleghe.
Vin Diesel
Michelle Rodriguez voleva rinunciare al suo ruolo di Letty Ortiz nel franchise di Fast and Furious, perché la trama prevedeva che il suo personaggio dovesse affrontare l’infedeltà. Vin Diesel, già nel cast, l’ha aiutata cambiando la sceneggiatura:
Vin è stata la prima ad ascoltarmi quando piangevo, mi ha guardato e ha detto ‘Sono con te. Calmati e lascia che me ne occupi io, hai ragione. Inoltre, mi fa stare male.’
Chadwick Boseman
L’attore ha prodotto il film Dead End New York. E si auto ridotto lo stipendio per fare in modo che la sua co protagonista, Sienna Miller, ricevesse un giusto compenso.
Mi ha detto: ‘Ti pagheranno quello che meriti.’ È quasi impossibile immaginare un altro uomo a Hollywood che si comporti in modo così rispettoso e generoso. Ho raccontato a molti dei miei amici attori di questa esperienza e nessuno di loro sa cosa dire. Di solito tacciono e se ne vanno presto, probabilmente per rifletterci. Ma il gesto di Chadwick non era appariscente, era solo “Certo che ti farò pagare per quello, perché è quello che meriti di ottenere”.
Jason Momoa
Emilia Clarke era al suo debutto in una grande produzione con Il Trono di Spade. Aveva solo 23 anni ed era inesperta. Doveva anche girare delle scene intime e di nudo frontale con l’attore Jason Momoa, che ha deciso di prendersi cura di lei per farla sentire a suo agio.
Si è preso cura di me in un ambiente in cui non sapevo di aver bisogno di essere curato. Jason era un attore esperto con un sacco di progetti che hanno portato a Game of Thrones . Mi ha detto: ‘Questo è il modo in cui dovrebbero essere le cose e questo è il modo in cui non dovrebbero essere. Mi assicurerò che tutto vada bene.’
Harry Styles
In Eternals Harry Styles e Lauren Ridloff condividono solo pochi minuti insieme sul set. Ma l’attore ha deciso di compiere una galanteria: dovevano girare una scena con gli occhi chiusi. Lei è un’attrice sorda e quando la scena è finita, lui le ha chiesto il permesso di toccarle la spalla, prima di girare, per poter sapere quando aprire gli occhi. Altrimenti avrebbe dovuto aspettare il suo interprete.
Ho detto: ‘Sì, grazie!’ Proprio così Harry. Guarda e pensa: ‘Cosa posso fare?’
John Boyega
Kelly Marie Tran è stata vittima di razzismo per un ruolo in Star Wars. Per le molestie e gli attacchi ricevuti ha dovuto anche disattivare il suo account Instagram. John Boyega, il suo co-protagonista, ne ha parlato su Twitter.
Se non ti piace ‘Star Wars’ o i personaggi, capisci che ci sono persone incaricate di prendere decisioni e molestare attori o attrici non cambierà nulla.
Edward Hermann
Quando Alexis Bledel ha ottenuto un ruolo da protagonista in Una mamma per amica, non aveva mai recitato. L’attore che vestiva i panni di suo nonno nella storia, Edward Herrmann, ha deciso di essere una specie di mentore per lei.
Ed sapeva così tanto di teatro, televisione, film e quello che ricordo di più è che condivideva molte di queste conoscenze. Gli piaceva parlarne, quindi quando avevamo scene lunghe, che richiedevano di stare seduti a un tavolo tutto il giorno, condivideva gran parte della sua esperienza.
John Green
Cara Delevingne ha recitato in Città di carta, tratto dall’omonimo romanzo dell’autore John Green. Durante le interviste le è stato chiesto più volte se avesse letto il libro. La situazione era così sconvolgente che John ne scrisse sul suo blog.
Cara ha letto il libro (in più occasioni), ma la domanda è molto fastidiosa e ancor di più perché a Natt Wolff, il co-protagonista, è stato sempre chiesto quando aveva letto il libro, mentre a Cara è stato chiesto se lo avesse letto. Cara Delevingne non esiste per alimentare la tua narrativa o la tua home page ed è proprio questo che la rende così interessante.
Will Smith
Quando ha scoperto quanto prendevano i suoi colleghi in King Richard, Will Smith ha tenuto da parte soldi dal suo stipendio per darli a loro. Inoltre, l’attore ha fatto tutto il possibile affinché Saniyya Sidney e Demi Singleton, le sue figlie nel film, si sentissero a proprio agio e avessero una buona esperienza di ripresa. Demi in seguito, in un’intervista, ha detto:
Si è assicurato che fossimo a nostro agio e ci sentissimo al sicuro e ci siamo divertiti.
Don Cheadle
In un video un esperto di linguaggio del corpo ha detto che Brie voleva dominare sui colleghi Marvel, per poter essere accettata. Don Cheadle ha risposto difendendola:
Dovresti vedere il mio “linguaggio del corpo” proprio ora. Questa è la cosa più divertente che abbia mai sentito. Brie stava cercando di tenere la coda di cavallo dietro la testa perché il suo stilista continuava a venire per aggiustarlo. Si stava comportando molto bene. Sorprendente.
William H. Macy
Emmy Rossum aveva rifiutato il rinnovo dei contratti per l’ottava stagione di Shameless, perché voleva essere pagata più del suo co-protagonista, William H. Macy, come forma di compenso per il divario salariale delle stagioni precedenti. E il collega le ha dato pienamente ragione.
Emmy lavora duro quanto me; si merita tutto. Non c’è molto a cui pensare… è ovvio. Emmy appare in quasi tutte le scene, lavora più duramente di chiunque altro; è un’attrice brillante. È il ‘collante’ del cast.