Imparare le lingue è fondamentale e i bambini e i ragazzi dovrebbero avere la possibilità di farlo fin dalla più tenera età. Oggi l’inglese, ad esempio, si impara a scuola, ma per preparare i viaggiatori del futuro forse è meglio pensare a corsi ed esperienze extra scolastiche per poter studiare tutto quello che c’è da sapere sull’inglese. Ma non dimenticarti che il modo migliore per studiare inglese è giocando e divertendosi.
In particolare i bambini dagli 8 ai 14 anni possono imparare meglio l’inglese o altre lingue straniere giocando e socializzando magari all’aria aperta. Devono fare esperienze e le lezioni frontale, sulla falsariga del modello scolastico, potrebbero non essere sufficienti a stimolarli e motivarli. I ragazzi amano mettersi alla prova quando sono tutti insieme e l’apprendimento dell’inglese può essere più divertente se lo si fa in modo naturale, con attività che potrebbero fare anche parlando, leggendo o scrivendo nella propria lingua, ma usando un idioma che non è il proprio, ma quello che si apprende.
Le lingue straniere, infatti, vanno studiate sui libri, ma devono anche essere messe in pratica e vissute, anche al di fuori dell’aula scolastica, in situazioni della vita reale che potrebbero davvero capitare nella quotidianità. Per i bambini delle scuole elementari e delle scuole medie questo è il modo migliore per apprendere le lingue, stimolando l’entusiasmo dei ragazzi.
Perché il gioco è importante nelle lezioni di inglese
Sono tante le motivazioni elencate dagli esperti di Primavera Viaggi che di solito si occupano di accompagnare bambini e ragazzi ad affrontare le prime esperienze per parlare e imparare l’inglese:
- Durante il gioco i bambini sono coinvolti in prima persona.
- Il gioco permette ai bambini di usare la lingue in modo spontaneo.
- Giocando si può anche superare la timidezza.
- Grazie a giochi e attività divertenti come la recitazione o le canzoni si possono migliorare ascolto, pronuncia, vocabolario, scrittura.
Oltre alle lezioni di inglese coinvolgenti si potrebbe anche pensare di far partecipare i ragazzi a dei Summer Camp, così da imparare, in un ambiente sicuro e protetto, l’inglese mettendosi veramente in gioco, magari per la prima volta lontani da casa.