I genitori erano stati ritenuti incapaci di prendersi cura di loro. Così un’infermiera ha adottato due gemelli nati con deformità genetiche. C’era bisogno di qualcuno che avesse le competenze, la pazienza, le capacità di gestire una situazione davvero delicata. E Linda Trepanier era la donna giusta.
Linda Trepaniere è un’infermiera che lavora in Minnesota. Ma è anche una mamma affidataria. Nel 2017 ha adottato Matthew e Marshall, due gemelli nati con la sindrome di Pfeiffer, per i quali aveva ricevuto l’affido tre anni prima. La rara deformità genetica implica che il cranio non cresce normalmente nell’utero materno, per questo alla nascita i neonati hanno teste più grandi e deformi, occhi sporgenti, articolazioni fibrose, mani e piedi deformi.
I genitori di Matthew e Marshall sono stati considerati non adatti a prendersi cura di loro. Nel 2014 li hanno portati via e l’infermiera di 58 anni ha deciso di prenderli in affido in attesa di una famiglia adottiva. Lei aveva già preso in affidamento altri 16 ragazzi. A 4 mesi i due gemellini sono andati a vivere dalla donna che era già mamma e anche nonna: lei sapeva che avrebbe dovuto prendersi cura di loro 24 ore su 24.
Quando ho visto per la prima volta i gemelli ho pensato che fossero le creature più adorabili che abbia mai visto… Avevano queste grandi teste e piccoli corpi. Pesavano meno di quattro chili, ma i loro corpi erano grandi come quelli dei neonati, quindi la maggior parte del peso era dovuto alle loro teste. Mi sono semplicemente innamorata di loro. Sapevo nel mio cuore che sarebbero stati i miei bambini.
I servizi sociali le hanno chiesto di adottarne almeno uno, ma lei ha scelto di adottarli entrambi.
La gente fa fatica a capire. Dicono: ‘Oh, quei bambini saranno come una palla al piede’, ma io ho imparato a conviverci. Mi sento privilegiata per essere stata in grado di fare la differenza realmente in modo positivo nelle vite di Matthew e Marshall.
Lei sa che la mole di lavoro è tanta, ma sono anche i bambini più felici e sorridenti che lei conosca.
Non conosco molte mamme che potrebbero fare quello che faccio io, ma la mia esperienza come infermiera mi ha preparato nel modo migliore. La mia famiglia e i miei amici pensano che io sia pazza, perché ho 58 anni e dovrei essere impaziente di andare in pensione, ma non me ne potrebbe importare di meno.
Nei primi anni di vita hanno subito molti interventi, ma oggi hanno 8 anni e tutto sembra andare bene!
Davvero una storia commovente.