Essere felici è il sogno di ognuno di noi. Vorremmo poter vivere sempre in uno stato di grazia, ma la felicità bisogna guadagnarsela ed è un viaggio che non dobbiamo mai smettere di fare a ogni età. Ci sono delle domande che dovremmo porci, condividendole con i nostri figli, soprattutto se adolescenti. Come ritrovare la felicità? Semplicemente iniziando dall’inizio e lavorando sodo per non farla scappare via.
Viviamo in un mondo frenetico, che ci vuole sempre di corsa, che non ci permette di fermarci un secondo a riflettere sulla nostra vita e sulle nostre priorità. Eppure è proprio da qui che dovremmo partire, per sviluppare il concetto di felicità e riflettere sui punti fondamentali dell’esistenza, come ci invita a fare Giustiniano La Vecchia nel suo nuovo libro “La felicità? È un viaggio“, autopubblicato su Amazon a novembre 2021.
Il libro è un dialogo tra adulto e adolescente: dovrebbero leggerlo sia i genitori sia i figli. Per riflettere su alcune questioni cruciali sulle quali non ci soffermiamo mai abbastanza:
- il significato di vivere il presente
- creare gli eventi e non subirli
- l’inquietudine dei giorni nostri
- errori e fallimenti
- il coraggio
Agli adulti viene consiglio di risvegliare le coscienze, ascoltare, sostenere la creatività e la sana inquietudine dei ragazzi, così da capire come cambiare in meglio il futuro dei giovani e di tutti noi.
Bisogna sudare, ascoltarli senza giudicare e basta, ma dialogare con loro, creare interesse nei loro confronti, ispirarli. Questo libro è dedicato alle nuove generazioni, è una sorta di “manuale” da portare con sé durante il viaggio della vita per poi essere donato a chi verrà dopo. Ma è anche per noi adulti, per ricordarci che siamo stati tutti giovani e che anche noi avevamo in tasca sogni e speranze da tirare fuori e mostrare al mondo.
Tra l’altro il libro sostiene Hubrains, una associazione no profit un disruptive Social Innovation & Cultural Growth Club dedicato alle nuove generazioni e le organizzazioni presenti e future, i #nomadicreativi.