Tuo figlio inizia a uscire con gli amici e tu non sai come comportarti? Ecco tutti i nostri consigli per le mamme preoccupate per i loro figli che lasciano il nido.
Questo è sicuramente uno step presente nel percorso di crescita di ogni bambino che dall’infanzia arriva all’adolescenza. Arriva infatti per tutti i genitori il momento delle prime richieste di autonomia. Mamma posso uscire ‘da solo’? Tuo figlio te lo ha già chiesto?
Una regola d’oro con tuo figlio di 13 anni? Parlare
A questa età, bisogna sottolineare ogni giorno l’importanza di comunicare e vivere il rapporto con trasparenza ogni giorno. Anche quando state a tavola, mostra a tuo figlio o a tua figlia che è bello parlare, Si tratta di un’ottima abitudine che aiuta i ragazzi a capire quali sono le decisioni migliori da prendere in modo da vivere e crescere in un mondo così difficile come oggi. In questo modo potrai anche più facilmente capire se tuo figlio sta commettendo comportamenti pericolosi come l’uso di sigarette in età precoce, abuso droga o alcol.
Una grande raccomandazione: la chiarezza non è mai troppa. Ogni mamma e papà dovrebbe dichiarare sempre in modo naturale con estrema chiarezza le cose che non vorrebbero mai che il proprio figlio faccia e quelle invece che possono essere accettabili. Ti facciamo un esempio: se non accende il telefono per tutta la sera e non ti chiama alle undici come gli avevi detto di fare, ha trasgredito palesemente una regola della casa e non va bene ma se lui non sapeva che tu ti aspettavi una telefonata a quell’orario allora non puoi punirlo allo stesso modo. Quando il ragazzo esce di casa deve sapere esattamente cosa ti aspetti da lui.
Le uscite protette
Ci sono eccezioni che anche tu sicuramente avrai considerato: quando un ragazzo fa parte di associazioni sportive, oratori, boy-scout, palestre e cui sportivi, allora diciamo che il discorso è decisamente differente. In questo caso se vengono organizzate attività serali, allora è importante che il ragazzo segua le regole del gruppo di cui fa parte. Semplicemente basta organizzarsi per andare a prenderlo a quell’ora e interessarsi quanto basta per capire i valori dell’associazione sportiva o il motivo dell’interesse del ragazzo nel club o nell’oratorio.
Sapere che tuo figlio fuori esce con gli amici potrebbe spaventarti, ma probabilmente se va ad una festa a casa di qualcuno allora penserai che la situazione possa essere decisamente più protetta, soprattutto se ci sono adulti a sorvegliare. Ricordati comunque che un ragazzo di tredici anni non ha la stessa consapevolezza e forza di uno di diciotto e quindi è fondamentale che ci sia un minimo di vigilanza per evitare comportamenti a rischio.
Se lasci casa libera a tuo figlio per una festa puoi ad esempio restare intorno alla tua abitazione e ricordare al tuo ragazzo che ogni tanto ti farai viva per verificare che sia tutto in ordine. Non pensare che si tratti di una manovra invasiva, ogni genitore deve poter controllare un figlio tredicenne. Dargli maggiore autonomia non significa perdere i freni inibitori, una festa non deve mai trasformarsi in una situazione fuori controllo e di trasgressione.
Educare gli adolescenti
Non serve a nulla elencare tutti i divieti che imponi, è molto meglio invece inviare un messaggio chiaro e sereno su quello che ti aspetti che non dovrà succedere assolutamente.
Tredici anni sono l’età più delicata della crescita perchè la zona del cervello che gestisce i vari percorsi e le comunicazioni tra parte critica e emozionale non ha avuto ancora un completo sviluppo. Tuttavia la parte del cervello che gestisce le emozioni è molto più sviluppata e quindi i tredicenni sono sempre a caccia di sensazioni più forti e quindi possono mettersi più facilmente insinuazioni a rischio. Per questo motivo i ragazzi hanno bisogno del controllo di un adulto.
Mamma e papà devono quindi capire che la loro è una funzione di contenimento. Gli adulti sono un po’ gli istruttori che devono fare le ‘prove di volo’, monitorando quindi le prime uscite fuori. Tutto questo controllo servono ad insegnare al ragazzo a rispettare sia le regole sugli orari, sia che non caschi in comportamenti a rischio (puoi sentire ad esempio se ha odore di fumo addosso o sui vestiti o che non abbia bevuto o abusato di droga).
La regola d’oro è verificare che cosa vuole fare e quindi i posti dove ha intenzione di andare e soprattutto degli amici con cui vuole vedersi. Se pensi che sia il caso di sentire per telefono i genitori degli amici di tuo figlio, vogliamo dirti che è assolutamente normale. Ti consigliamo solo di non esagerare o metterai in imbarazzo tuo figlio.
Adolescenti che vogliono stare sempre con gli altri adolescenti
Tuo figlio sta crescendo e quindi inizia chiedere sempre più cose, dalle uscite con gli amici alle prime vacanze da solo. In genere gli adolescenti cercano sempre di stare con gli amici e quindi cercano un maggiore livello di autonomia e momenti da vivere con i coetanei senza la presenza ingombrante dei genitori.
Per gli adolescenti il gruppo ha sempre molta importanza ed è quindi alla costante ricerca di socializzazione. Gli adolescenti cercano la loro posizione in diversi gruppi sociali che possono essere la classe, i ragazzi del quartiere, la squadra sportiva di cui fa parte, i social network o i giochi di ruolo online.
Le prime uscite e il tempo che i ragazzi passano con gli amici diventano spesso occasioni di gravi discussioni e scontri in famiglia.
Sì, è proprio vero. Il tempo che i tredicenni passano con gli amici a volte è fin troppo e i genitori non capiscono il motivo di tutto questo tempo passato anche a non far nulla magari. Eppure questo fa parte del percorso di crescita, tuo figlio diventa grande e quindi ha davvero esigenza di socializzare con i suoi coetanei per identificarsi e esplorare il mondo che lo circonda al fine di diventare adulto. Devi comprendere il suo bisogno di crescita e dovresti assolutamente evitare di costruire un muro. Accetta le sue amicizie e impara che è molto più bello vivere insieme una fantastica avventura verso la crescita e il diventare adulto.