Con il termine fertilità intendiamo la capacità fisica di mettere al mondo una nuova vita. Femminile o maschile che sia, essa muta e retrocede con l’avanzare dell’ età. Anche se uomini e donne sono molto diversi in quanto all’argomento tempistiche. Spieghiamo per quale motivo.
Nell’uomo la produzione dello sperma non viene interrotto dall’invecchiare dell’individuo, diviene di peggiore qualità e ne diminuisce la quantità, fino ad arrivare ad un graduale declino con l’andropausa (la menopausa maschile per intenderci!!).
Nelle esponenti del sesso femminile invece il fattore tempo inerente all’ambito fertilità, la gioca da padroni!! Difatti la fertilità femminile è limitata e poiché nasciamo con un numero limitato di ovociti, è giusto sapere che essi si esauriscono in maniera progressiva e non si riproducono. Ma ci sono varie tappe della fertilità femminile, scopriamo insieme quali sono.
Fertilità primaria: quella tra i 14 e i 20 anni; una donna può restare incinta dal primo momento in cui ovula, però a questa età il corpo e l’organismo stanno ancora subendo svariati cambiamenti. Massima fertilità: tra i 20 e i 27 anni; qui la donna ha raggiunto la maturità sessuale e tanto la mente quanto il corpo si trovano a livelli ottimali per diventare mamme. Età fertile: tra i 28 e 40 anni; nessun problema per le donne che rientrano in questa categoria, poiché è più o meno a partire dai 35/40 che la fertilità inizia a decrescere.
Fertilità tardiva: a partire dai 40 c’è un netto calo delle possibilità di restare incinte, ma se entrambi i membri della coppia sono sani nessun problema. Però è assolutamente consigliato stare particolarmente attenti durante la gravidanza, ed essere costantemente seguiti e monitorati, poiché in generale aumentano i rischi correlati tanto per la mamma quanto per il bebè. Ma in generale sotto a chi tocca neo mamme, il mondo ha bisogno di nuove meravigliose creature!!!