Sembra incredibile, ma questa storia è reale. Una madre surrogata, incinta di due gemelli per una coppia di genitori che non poteva avere naturalmente dei figli, ha scoperto dopo la nascita dei due piccoli che uno dei due bambini era biologicamente suo. Come è possibile una cosa del genere?
Jessica Allen è una donna californiana che ha deciso di diventare madre surrogata per aiutare tutte quelle persone che non possono altrimenti avere dei bambini. Lei è sposata e ha due figli, ma ha deciso di mettersi a disposizione per chi non può o non vuole concepire senza l’aiuto di un’altra donna.
Nel 2016, dopo essere diventata mamma surrogata, le è stata abbinata una coppia. L’impianto dell’embrione è stato un successo. Poche settimane dopo, una scoperta davvero incredibile. Era già incinta di due gemelli. La donna, come prevede la legge americana, aveva già un compenso dalla famiglia che attendeva i bambini. Famiglia che ha deciso di raddoppiarlo visto che nel grembo portava due bambini.
La donna ha portato avanti la gravidanza senza problemi e i due bambini sono nati il 12 dicembre 2016 al Riverside Community Hospital con un taglio cesareo. A un mese dalla nascita, un’altra notizia inaspettata l’ha fatta cadere dalla sedia. Si è scoperto, infatti, che solo uno dei bambini era biologicamente dell’altra coppia. Mentre Jessica e il marito Jasper Wardell avevano concepito il secondo figlio nato mentre lei era incinta come mamma surrogata. Quindi quel bimbo era biologicamente suo.
I medici credevano fossero due gemelli, ma in realtà erano due bambini con un Dna diverso cresciuti nelle stesso momento nel grembo materno della madre surrogata. Jessica ha dovuto affrontare una battaglia legale per poter ottenere la custodia di quel bambino e accogliere nella sua bella famiglia e a casa sua.
In un’intervista al New York Post, Hessica ha raccontato che pensava di aver partorito due gemelli identici.
Nel mio contratto da 35.000 dollari era scritto che mi era concessa un’ora con i neonati prima che fossero dimessi dal reparto maternità.
Ma questo non le è stato concesso: la coppia ha solo mostrato alla mamma surrogata una foto dei bambini e Jessica, in quell’occasione, aveva notato che erano molto diversi. La differenza, però, come è stato scoperto in seguito, andava al di là dell’aspetto, perché non erano gemelli, visto che erano stati concepiti da genitori diversi. Si tratta di un fenomeno raro, chiamato superfetazione: si verifica quando una donna continua a ovulare anche se è già incinta.
Ho portato in grembo il mio bambino e non sapevo che fosse mio.
La donna ha dovuto pagare all’altra coppia un risarcimento, tra 18mila e 22mila dollari, ottenendo a febbraio 2017 la custodia di quel bambino.
E così, il 5 febbraio, ho finalmente incontrato un assistente sociale dell’Omega nel parcheggio di uno Starbucks a Menifee, in California, dove mi ha affidato nostro figlio, che abbiamo ribattezzato Malachi.
Ovviamente la donna era molto felice:
Il momento è stato incredibilmente emozionante e ho iniziato ad abbracciare e baciare mio figlio. Sono passati quasi nove mesi da quando abbiamo Malachi e sta bene: è bellissimo, sano e ha una personalità esilarante. Ama i suoi fratelli maggiori, sta imparando a camminare e sta iniziando a parlare. Io e Wardell ci siamo sposati ad aprile e non avevamo intenzione di allargare la nostra famiglia così presto, ma amiamo Malachi con tutto il cuore. Non mi pento di essere diventata una mamma surrogata, perché questo significherebbe pentirsi di mio figlio. Spero solo che altre donne che stanno considerando la maternità surrogata possano imparare dalla mia storia e che questo incubo possa servire per un bene più grande.
Davvero una storia incredibile.