Alan Yeomans è un uomo molto ricco, che per anni è stato deriso dai suoi vicini di casa. Aveva infatti deciso di andare a vivere all’interno di un fienile di sua proprietà. Da una persona abbiente come lui, tutti si aspettavano una grande villa e, invece, quel vecchio magazzino dove erano ospitati trattori e fieno, appena comprato da quell’uomo milionario, è diventato una casa. Tutti lo prendevano in giro per questa sua scelta.
Siamo nel Derbyshire, una delle tante contee inglesi. Ai vicini di casa di Alan quel fienile non era mai piaciuto. Quando il milionario ha deciso di prendere qui dentro la residenza, tutti lo hanno preso per pazzo, credendolo un folle. Le voci circolavano nel quartiere e hanno continuato a circolare per 15 lunghissimi anni. Fino a quando, forse stanco di tutto quel chiacchiericcio inutile, l’inglese Alan Yeomans non ha invitato i suoi vicini per visitare la casa dall’interno.
Alan non aveva mai intaccato esternamente il fienile, per mantenere l’aspetto storico di quell’edificio. Lo aveva solo isolato un po’, usando però gli stessi materiali utilizzati per la costruzione di fabbricati destinati all’agricoltura. Secondo i vicini esternamente era molto trascurato, figuriamoci come poteva essere all’interno. Considerando anche il fatto che l’uomo di 61 anni andava sempre in giro vestito in modo semplice e non come un ricco milionario (come se ci fosse un dress code che segue il conto in banca).
Quando l’uomo ha invitato a casa i vicini per un barbecue, il milionario ha svelato che dietro l’anonima facciata del fienile c’era una vera e propria reggia. C’erano dipinti alle pareti, intarsi in oro, mobili antichi, gli elettrodomestici più all’avanguardia e, persino, una collezione di auto d’epoca in garage.
L’uomo d’affari era riuscito a costruire, dentro un vecchio fabbricato agricolo, un palazzo di lusso con sei camere da letto. Lui chiamava la sua dimora Shedley Manor. Purtroppo non ha potuto godere troppo di tutto questo, perché nel 2016 l’uomo di Yeaveley è stato arrestato per reati di droga, per aver detto il falso nella propria dichiarazione dei redditi, per avere coltivato cannabis illegalmente rubando energia alla rete elettrica e per riciclaggio di denaro. La pena per lui è stata fissata a sei anni e mezzo di carcere.