PatriziaEssere genitori vuol dire anche questo: non permettersi di addormentarsi quando i figli sono in giro per casa pronti a combinare qualche piccolo disastro. Lo sa bene l’uomo protagonista di un video che su TikTok ha fatto il giro del mondo. Il papà si addormenta e i figli ne approfittano per tagliargli i capelli. La sua reazione quando si sveglia e si accorge cosa è successo è davvero unica.
Un giorno questo papà era a casa con i suoi figli, quando improvvisamente si è addormentato. Complice qualche birra di troppo, l’uomo è caduto in un sonno profondo che non gli ha permesso di rendersi conto di quello che stava accadendo a casa sua.
I figli, infatti, hanno approfittato del fatto che il padre dormisse per rasare quasi tutti i suoi capelli. Ha rischiato di rimanere completamente senza. Solo al risveglio, qualche tempo dopo, il padre si è accorto che i suoi figli avevano deciso di giocare ai parrucchieri sulla sua testa.
La moglie ha raccontato la storia su TikTok, in un video che è diventato virale e che mostra quanto era disorientato suo marito al risveglio. Aveva chiuso gli occhi con tutti i suoi capelli sulla testa e quando li ha riaperti dopo un po’ la maggior parte non c’era più. Davvero uno choc non indifferente. Anche la moglie era particolarmente sorpresa:
Cosa ti è successo? Chi ti ha fatto questo? Non hai sentito niente? Mi sono assentata solo per farmi un bagno!
Mentre la donna parla con il marito, in sottofondo si sentono le risatine dei colpevoli di questa situazione. L’uomo ha ammesso di non aver sentito nulla, complice anche l’alcol bevuto, dando la colpa alla figlia minore, che invece indica il fratello maggiore come artefice del misfatto.
In un altro video pubblicato sullo stesso account, si vede che il papà ha dovuto radersi tutti i capelli per evitare un effetto davvero poco gradevole. Dobbiamo dire, però, che non sta poi così male con la testa rasata, non è vero?
Che dite, diamo un po’ di supporto a questo povero papà vittima di uno scherzo crudele? Per fortuna che i capelli ricrescono….
