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8 verità sull’essere figlio unico: stereotipi e miti da sfatare

Quante false verità esistono sui figli unici? Negli anni si sono susseguiti tutta una serie di stereotipi sociali che hanno spesso messo in primo piano tanti lati negativi dell’essere figlio unico. Gli aggettivi più ricorrenti associati a questi bambini erano “viziati, soli o egoisti”. Oggi però è totalmente cambiato il punto di vista e non vengono più definiti in questo modo. Scopriamo insieme cosa è successo.

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Secondo la psicologa Susan Newman questi stereotipi sui figli unici non hanno alcun fondamento sociale. Ciò che fa la differenza è lo stile genitoriale, l’educazione che si impartisce ai bambini a prescindere dall’avere uno, due o più figli.

Ecco 8 verità sull’essere figlio unico:

1.Tendono a dare il massimo da se stessi

Non avendo altri metri di giudizi, i figli unici pretendono molto da se stessi cercando di dare il meglio in tutto quello che fanno.

2. Trascorrono molto tempo con gli adulti

La compagnia più frequente è quella di persone adulte. Escludendo i momenti di gioco con altri bambini e della scuola, tendono a trascorrere più tempo con i grandi.

3. Sono più ordinati

Sono gli unici responsabili dell’ordine e dell’eventuale disordine che creano. Quindi svilupperanno una maggiore responasibilità.

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4. Acquisiscono prima le competenze linguistiche

Stando più tempo con gli adulti, impareranno prima a parlare e ad esprimere i concetti usando le giuste parole.

5. Non sono abituati al conflitto

Essendo soli in casa, non sono abituati a litigare con un fratello o una sorella. Quindi tenderanno ad evitare le situazioni di conflitto tra coetanei.

6. Sono più creativi

Svilupperanno maggiormente la loro creatività e la loro fantasia per creare sempre nuovi giochi e non annoiarsi.

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7. Hanno maggiori risorse economiche

Ovviamente avranno più disponiblità nell’investire i soldi dei genitori essendo destinati unicamente a loro.

8. Sono sensibili

Trascorrono più tempo da soli con se stessi rispetto a chi ha fratelli o sorelle. Quindi sono più a contatto con i loro sentimenti e le loro emozioni.

Ciò che conta nella crescita dei bambini è il tipo di educazione che ricevono. Impostare delle regole e insegnare loro il rispetto dipende dallo stile genitoriale, non dall’avere uno o più fratelli.

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