Osservare il comportamento del proprio figlio è importante per cogliere alcuni segnali del suo stato d’animo. Se è un bambino sereno tenderà a trascorrere il suo tempo tra giochi e attività di vario tipo impegnandosi e concentrandosi in quello che sta facendo. Sicuramente il tutto si deve relazionare all’età del bimbo, ma ci sono dei segnali determinanti che rappresentano un campanellino d’allarme per i genitori nel rendersi conto che non è felice. Scopriamo quali sono.
L’istinto dei genitori porta ad accorgersi di alcuni segnali che fanno capire che qualcosa non va. Ed effettivamenti determinati comportamenti possono essere significativi dello stato d’animo di tuo figlio. A partire dai 4 anni di età ci sono alcuni segnali da attenzionare che fanno capire che il bambino non è felice.
Cambio di comportamento
Improvvisamente il bambino cambia atteggiamento e assume un comportamento insolito per loro. Diventa introverso o silenzioso, aggressivo, particolarmente nervoso. Sono tutti segnali che qualcosa nel suo stato d’animo è cambiato.
Sbalzi d’umore improvvisi
I bambini sono dei veri campioni nel cambiare umore repentinamente, ma se questo avviene spesso si deve attenzionare il motivo e si deve indagare sull’origine di questo slazo d’umore improvviso.
Si ammala spesso
Il corpo risente di tutte le sensazioni negative e brutte che avvertiamo. È risaputo che molte persone somatizzano determinati malesseri e lo stesso avviene nei bambini. Possono mangiare di meno, essere più debilitati e meno energici.
Dorme male e fa pipì a letto
Se tuo figlio fa spesso degli incubi, si agita la notte e dorme male frequentemente è bene approfondire il malessere. Se poi capita pure che fa pipì a letto significa che c’è qualcosa dentro di sé che non riesce a gestire e vive male.
Non ha interessi né per la scuola né per i giochi
Se infine il bambino si mostra svogliato e disinteressato per tutto quello che lo circonda ancor di più i genitori devono indagare e capire cosa lo rende triste.
Questi sono tutti segnali da attenzionare se ripetuti costantemente nel tempo. Ogni bambino è a sé e non esiste una regola generale. Però bisogna trarre spunto dai loro comportamenti per cogliere dei segnali importanti.
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