Celeste B.In America è molto sentito il ballo di fine anno organizzato dalla scuola. Migliaia di ragazzi scelgono con cura e particolare attenzione l’abito che dovranno indossare. C’è chi però si distingue tra tutti gli altri, come la ragazza protagonista di questa storia. Lei infatti ha realizzato da sola il suo abito ma non ha utilizzato il tessuto ma del nastro adesivo. Ha impiegato 400 ore per questa creazione.
L’abito è stato realizzato ispirandosi alla pandemia da Coronavirus
Lei si chiama Peyton Manker e ha realizzato il suo abito per il ballo di fine anno utilizzando materiali di riciclo come nastro adesivo e rotoli di carta. L’idea è arrivata dopo essersi iscritta al concorso per prendere una borsa di studio. La ragazza ha creato il vestito ispirandosi alla pandemia da Coronavirus, tutto ciò che è stato vissuto in quel periodo e quello che ne è conseguito.
A cominciare dall’abito e per concludere con gli accessori, Peyton ha realizzato tutto con le sue mani. Il tempo impiegato ha superato le 400 ore.
La ragazza ha utilizzato nastro adesivo e rotoli di carta
Per realizzare l’abito ha iniziato dalla parte superiore partendo da una vecchia canotta dove ha attaccato il nastro adesivo blu e poi l’ho tagliata a misura. Dopo aver creato la parte superiore, ha fatto dei buchi sulla schiena e poi ha coperto un laccio di scarpe con del nastro adesivo dorato per poter legare la canotta.
È passata poi alla realizzazione della gonna utilizzando un vecchio lenzuolo. Lo ha prima ritagliato e poi ha applicato sopra del nastro adesivo blu. Usare questi materiali è stato per Peyton un notevole risparmio economico. Per reggere al meglio l’abito ha attaccato i vari pezzi con dei rinforzi metallici.
Anche gli accessori dell’abito sono stati realizzati da lei
Sia la borsa che il bouquet di finti fiori è stato realizzato da Peyton. Con l’uso dei rotoli di carta igienica, nastro adesivo e pezzi di carta sapientemente lavorati ha ottenuto degli accessori meravigliosi.
I deiegni sono tutti ispirati al periodo della pandemia. Infatti si notano diverse tipologie di lavoratori in prima linea durante quegli anni, tutti con la mascherina, la distanza sociale, le persone che scappano dal virus.
L’abito di Peyton ha vinto il primo premio.
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