Il biberon, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Quando i neonati sono ancora piccolini, in mancanza di latte materno o per l’allattamento misto, consente al piccolino di crescere forte e sano con il latte della mamma tirato con il tiralatte o con il latte artificiale. Durante la crescita sarà ancora con lui per diventare sempre più autonomo quando si tratta di bere o di fare la prima colazione. Ma quando e come si toglie il biberon ai bambini?
Non una domanda a cui rispondere facilmente, anche se ci sono delle considerazioni che gli esperti ci invitano a fare in merito a uno strumento che fino a una certa età può essere comodo e pratico. Ma che crescendo potrebbe diventare un ostacolo al corretto sviluppo del bambino. Il passaggio dal biberon ad altri accessori utili per bere, come la tazza con il beccuccio o il bicchiere, non è facile. Ma è una tappa fondamentale dello sviluppo dei bambini nei primi anni di vita.
Fino a che età si può usare il biberon?
Se non esiste un’età precisa che gli esperti possono indicare per gettare via il biberon o prestarlo a un altro bambino, di sicuro esistono dei consigli che tutti i medici si sentono di dare ai genitori. Innanzitutto, mamma e papà devono sapere che i bambini dopo i 24 mesi di vita non dovrebbero più usare il biberon.
Già a partire dai 6 mesi di vita i piccoli possono iniziare a prendere confidenza con le tazze con beccuccio morbido e comodi manici, così da allenarsi a tenerle in mano da sole. Ci sono bambini che già da piccolini dimostrare di preferire queste tazze o direttamente i bicchieri come quelli che usano i grandi. In linea di massima si può iniziare a proporre ai bambini tazze e bicchieri non appena riescono a stare seduti da soli e non appena iniziano a mangiare cibi solidi con l’aiuto di un cucchiaio o di un cucchiaino.
Come togliere il biberon ai bambini
No, non dovete farlo sparire all’improvviso dall’oggi al domani. Il bambino deve essere accompagnato gradualmente ad abbandonare l’uso del biberon, per utilizzare altri strumenti. Abituandosi pian piano a non avere più la tettarella come fonte di nutrimento, ma altre soluzioni altrettanto valide.
Gli esperti consigliano di limitarne l’uso durante la giornata, lasciando il biberon magari solo per il latte al mattino o il latte alla sera. Quando avrà preso famigliarità con tazze o bicchieri, si potrà abbandonare il biberon. Facciamogli conoscere questi nuovi strumenti come un gioco: dai 6 mesi in poi adorano esplorare, sperimentare, provare, conoscere nuove cose. E soprattutto adorano diventare autonomi e indipendenti. Noi non dovremo far altro che incoraggiarlo e sostenerlo sempre.
I rischi dell’uso prolungato del biberon
Secondo gli esperti, oggi sono molti i bambini che, anche a 5 o 6 anni, fanno difficoltà ad abbandonare il biberon. Non dobbiamo però dimenticare che l’uso prolungato può provocare, al pari dell’uso prolungato del ciuccio, problemi di salute ai denti. Il rischio è di soffrire maggiormente di carie precoci. I medici parlano di Baby Bottle Tooth Decay (BBTD), una vera e propria malattia che colpisce la dentatura decidua, i denti da latte. Disturbo che aumenta nel caso in cui i piccoli stiano già assumendo già bevande ricche di zuccheri, che indeboliscono i denti predisponendoli a sviluppare la carie. Mai sottovalutare la carie dei denti da latte, perché dalla loro salute dipende la salute dei denti definitivi, che nasceranno quando quelli da latte cadranno.
Questo comportamento errato spesso è incoraggiato da mamma e papà che potrebbero aver paura che il proprio figlio o la propria figlia non trovi conforti in altri modi, smettendo di bere il latte. O per il fatto che effettivamente con il biberon ci mettono meno tempo a bere, soprattutto a colazione. Ma ricordiamoci che i nostri figli devono crescere.