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I migliori 4 modi per far fare uno ruttino come si deve a tuo figlio

Il ruttino è uno dei momenti più delicati ed importanti quando si tratta dell’alimentazione della nutrizione del proprio bambino. Di fatto, questo gesto che fa tanto sorridere i genitori e ridere i fratellini, non è altro che il segnale di una corretta assimilazione del cibo.

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Infatti, il ruttino evita proprio che all’interno dell’intestino si verifichi un accumulo di gas, che causerebbero in caso contrario delle bruttissime coliche infantili, che affliggono molti bambini nel mondo. I gas si creano sopratutto durante l’allattamento, quando insieme al latte il bimbo ingoia anche moltissima aria, sopratutto quando il tutto è fatto il modo artificiale, quindi con i biberon. Ovviamente, ciò non è rapportabile a tutti i bambini, quindi si deve essere capaci di percepire se il bambino ha bisogno o meno di ruttare.

Di fatto, non è necessario che lo faccia dopo ogni poppata. Per capire se è richiesto il tuo aiuto, basta osservare i suoi comportamenti. Il pianto, l’irrequietezza, il fastidio e l’irritabilità sono tutti sintomi lampanti di un qualcosa che non va. Tra i vari motivi, potrebbe esserci anche quello del rutto che non riesce ad uscire. Se il piccolo sembra essere tranquillo, è inutile stressarlo.

Come far fare un rutto al bambino

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Il più comune e diffuso è senza dubbio quello di posizionare il piccolo in verticale, con il viso rivolto verso il vostro corpo. Importantissimo è non metterlo seduto o in orizzontale, perché questo potrebbe causare reflusso. Dopo aver posizionato il bimbo, ci si deve assicurare che il suo stomaco sia a livello del vostro petto e si inizia così a fare dei movimenti delicati, che riescano a scuotere l’apparato digerente.

Al contempo, si deve massaggiare la schiena del bimbo con una mano, partendo dal basso e andando sempre verso l’altro. Questo favorisce, come anche i movimenti di prima, l’espulsione dei gas dall’intestino. Una versione più distesa, che potrebbe aiutare, è quella in cui il bambino è disteso sulle ginocchia e sorretto con il braccio in posizione semi allungata. Il tutto va sempre accompagnato con la stimolazione della mano.

Un metodo ancora più drastico, per chi ha seri problemi ad espellere i gas, prevede che il bambino venga preso sotto le ascelle e fatto muovere come se stesse facendo dei piccoli salti. Questo riuscirà senza dubbio a far espellere tutto ciò che rimane bloccato nell’intestino, liberando il piccolo infante.

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