Amiche mamme pagano a turno la babysitter dei loro figli per uscire a cena: l’unica senza bambini si rifiuta di dare anche lei i soldi

Ritagliarsi del tempo per se stesse e svagarsi con le proprie amiche è sicuramente qualcosa che fa bene al benessere personale e alla propria serenità. Un gruppo di donne, quasi tutte mamme, riesce ad organizzare ogni tanto delle cene insieme da sole, senza bambini al seguito. Per queste serate si erano messe d’accordo sul fatto che conveniva prendere un’unica babysitter per i figli, da pagare ogni volta a turno. Ma tra di loro c’era un’unica donna senza bambini che si è rifiutata di contribuire al pagamento della tata. Da qui ne è nata una discussione con le amiche.

Per uscire a cena insieme le amiche mamme assumono una babysitter per i loro figli

A raccontare la vicenda è la donna che si è rifiutata di pagare la babysitter per i figli delle amiche. Su Reddit ha voluto sfogarsi sull’accaduto sentendo il parere di altre persone per capire se era lei quella a sbagliare o meno. La donna racconta che fa parte di un gruppo di amiche. In tutto sono cinque e le altre quattro sono mamme. Lei è l’unica senza figli.

Quando organizzano una volta al mese una serata da trascorrere insieme, le amiche mamme prendono una babysitter per quattro bambini. A turno pagano la tata 100 dollari per circa due o tre ore. Inoltre ogni volta che escono a cena il conto viene saldato sempre a turno da una di loro. Fino a quel momento tutto era andato bene, ma quando toccò pagare alla donna senza figli ci sono state polemiche tra di loro.

Tutte pagano a turno la babysitter ma l’unica senza figli non vuole contribuire

Quando è toccato pagare all’unica del gruppo senza figli, lei ovviamente ha provveduto a saldare la cena, com’era giusto. Ma non ha lasciato i 100 dollari per la babysitter, semplicemente perché non avendo lei figli non aveva senso pagare per qualcosa di cui non era interessata.

Le amiche però si sono risentite e le hanno detto che avrebbe dovuto provvedere a pagare anche la babysitter. “Ho fatto presente che non avevo figli e non credevo fosse corretto farmi pagare, ma non erano d’accordo”. Sul web la donna ha raccolto il sostegno e l’approvazione di molti utenti che hanno dato ragione a lei.

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