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Avete mai sentito parlare dei threenager? Ecco chi sono i piccoli adolescenti di 3 anni

Gli studi sul mondo dell’infanzia sono sempre più attenti e scrupolosi. Conoscere e approfondire le tematiche comuni che riguardano i bambini è un modo per dare le giuste risposte a quei genitori curiosi di capire come interagire al meglio con i propri figli. Ciò a cui si assiste ad esempio è una maggiore attenzione verso alcuni comportamenti, tipici degli adolescenti, che riproducono bambini piccoli. Stiamo parlando dei cosiddetti threenager, ovvero bimbi di circa 3 anni che tendono a sviluppare e ad imporre la propria personalità in maniera forte e decisa.

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immagine a scopo illustrativo

Chi sono i threenager e come riconoscerli

Hanno appena compiuto 3 anni e si comportano da piccoli adolescenti. I cosiddetti threenager sono un concentrato di emozioni e sbalzi d’umore esplosivi. Da un lato hanno ovviamente bisogno di mamma e papà, ma dall’altro vogliono emergere con il loro carattere e la loro autonomia. Il termine threenager si riferisce quindi a quei bambini che stanno entrando nel mondo prescolare e che stanno sempre di più lasciando la fase dei neonati.

Iniziano ad esprimere le loro emozioni attraverso il linguaggio e vogliono imitare gli adulti. Ci sono alcuni segnali ben precisi che ci permettono di riconoscere questi bambini: difficoltà a gestire le emozioni, opposizione alle regole, rifiuto del riposino pomeridiano e sviluppo del gusto in fatto di abbigliamento, ovvero vuole cominciare a scegliere da solo come vestirsi.

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Come gestire questi bambini

Per i genitori non è di certo semplice avere a che fare con piccoli adolescenti che provano a fare tutto da soli. Un modo per entrare in contatto con loro è sicuramente sviluppare la propria empatia nei loro confronti. I threenager non stanno sfidando l’adulto, ma stanno cercando di trovare il proprio posto sperimentando sempre di più ciò che possono e non possono ancora fare. I genitori devono sempre mantenere delle regole e delle abitudini che possano aiutare il bambino a non perdere la rotta.

E poi come tutte le fasi, anche questa passerà. Nel giro di qualche mese o un anno circa il bambino comprenderà pienamente quali sono i limiti e le azioni da poter svolgere da solo, dopo aver testato sul campo ovviamente.

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