Quando si è in dolce attesa si pensa sempre a quale attività fisica è meglio fare per prendersi cura del nostro corpo in un momento così delicato, evitando però di sovraccaricare un fisico già messo a dura prova. Tutti gli esperti sono concordi sul fatto che una gestante dovrebbe muoversi un po’ e fare esercizio, seguendo i consigli del ginecologo. I benefici del nuoto in gravidanza sono noti a tutti: è uno sport che può davvero aiutarci a mantenerci in forma e a farci sentire bene durante i 9 mesi di attesa.
Quando si parla di sport completi, senza dubbio il nuoto è la prima disciplina che ci viene in mente. Conosciamo tutti i suoi lati positivi, sia per il fisico sia per la mente. Se siamo in dolce attesa, poi, è un pratica che può aiutarci a tenere in allenamento il corpo e ad alleviare alcuni piccoli o grandi disturbi che la gravidanza porta con se. Inoltre ci aiuta a staccare un po’ la mente e a rilassarci, coccolate dall’acqua della piscina che ci permette di riconnetterci con il mondo. Tra l’altro pare sia il modo migliore per prepararsi al parto.
Quando iniziare nuoto in gravidanza?
I medici consigliano di evitare di fare troppi sforzi nel primo trimestre di gravidanza, iniziando magari intorno alla 14esima settimana. Certo, se avete già praticato nuoto in precedenza, potete anche chiedere se potete continuare ad allenarvi, seguendo un ritmo magari più lento.
Gli esperti consigliano di non superare le tre volte a settimana: quando ci si allena, qualsiasi sia la disciplina scelta, meglio non abusare e sentire i segnali che il corpo manda, per non strafare. Va bene fare un po’ di sano movimento, ma senza voler fare le supereroine. Ricordiamoci che dobbiamo prenderci cura del bebè che portiamo in grembo. E anche di noi stesse.
I vantaggi e i benefici del nuoto in gravidanza
Nuotare in gravidanza fa bene perché ci permette di fare movimento armonico senza affaticarsi. Tutto merito del principio di Archimede, secondo il quale la pressione idrostatica e la resistenza idrodinamica in acqua ci si può muovere senza fare troppa fatica. Grazie alle bracciate in piscina si possono rinforzare i muscoli di tutto il corpo e non solo delle braccia. E poi le donne in acqua si sentono molto più leggere, così da non provare quella sensazione di stanchezza che invece provano muovendosi fuori dall’acqua.
Grazie alla nuotata si può migliorare la postura. E si possono alleviare anche alcuni disturbi a carico delle articolazioni, che in acqua possono rilassarsi e supportare meno peso. Nuotando il rischio di lesioni è decisamente ridotto. E ancora: migliorano la circolazione del sangue, prevenendo problemi come le vene varicose, i crampi, il gonfiore, la respirazione, la resistenza cardiorespiratoria. Inoltre il nuoto è in grado di rilassare le parti del corpo che sono sottoposte a maggior carico durante la gravidanza.
Come nuotare in gravidanza
Quale stile di nuoto è il migliore da praticare in gravidanza? Ovviamente non esiste un consiglio che vale per tutte le donne. Ognuna deve trovare il suo equilibrio quando fa sport in gravidanza, ascoltando il proprio corpo e fermandosi quando comincia ad affaticarsi. Gli esperti escludono solo lo stile a farfalla e consigliano di nuotare sulla schiena, perché potrebbe dare maggior sollievo a diverse problematiche che di solito insorgono durante i 9 mesi di gestazione.
Lo stile a rana permette a tutto il corpo di allenarsi e aiuta la donna in gravidanza a respirare bene e tranquillamente, pratica che le servirà anche al momento del parto. Ed è anche utile per consentire alla donna di sentirsi a proprio agio, ma attenzione perché può essere molto faticoso se non ci si sa coordinare bene.