Una delle fasi più impegnative per i genitori è quella in cui i bambini cominciano a capire di essere autonomi e di essere delle personcine a sé. Ne viene fuori che molto spesso sono loro i primi a voler sperimentare da soli determinate cose, generando a volte la riuscita e altre no. Quando si ritrovano in momenti in cui non riescono a portare a termine l’obiettivo possono reagire in maniera spropositata, urlando e sbattendo forte i piedi. Per calmare i famosi “capricci” cosa bisogna fare? Uno dei primi suggerimenti è sicuramente quello di non far sentire il bambino in difetto e criticarlo, ma di accogliere questo momento ed affrontarlo insieme.
Per calmare il bambino che urla non si devono controllare le sue emozioni
Di fronte ad un bambino che piange disperato possiamo ben immaginare che per il genitore non è sicuramente un momento semplice da gestire. Ma se lui per prima riesce a stare tranquillo e a far sentire la sua presenza al bambino in maniera serena tutto si risolverà in maniera pacata.
Sicuramente controllare le emozioni del bambino, mettere in discussione il motivo per cui sta piangendo in questo modo ed interferire con la sua reazione non è la strategia giusta per calmarlo. In quella situazione i bambini devono solo percepire la presenza dell’adulto di riferimento accanto a loro.
Come bisogna comportarsi in questi momenti
Il primo suggerimento è quello di non distrarre il bambino in tutti i modi. In quel momento in cui lui ha questa forte reazione, proporgli televisione, tablet, giocattoli vari non farà altro che reprimere le sue emozioni e spostare l’attenzione su altro. Ma quel senso di tristezza e rabbia rimarrà lo stesso dentro di loro. Ed una volta successiva probabilmente reagiranno ancora in maniera più forte rispetto alla precedente.
Semplicemente i bambini si calmeranno quando capiranno di essere nuovamente pronti ad affrontare i loro “problemi”. Insieme al genitore il conflitto che è scaturito troverà sicuramente una soluzione. Deve essere lui per primo a capire che può sempre contare sull’aiuto dell’adulto con lui per gestire questi momenti.
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