Il pannolino è una fase molto delicata nella vita di un bambino. Stiamo parlando di un momento cruciale, nel quale si è combattuti dal toglierlo precocemente al farlo ritardare troppo. Esistono, però, alcuni studiosi che sostengono metodi molto efficaci che riescano a far togliere il pannolino senza troppo stress.
Su come riuscire ad ottenere questo risultato si sono espressi in molti, ma alcuni metodi sono più utili di altri. Stando a cosa va di moda negli ultimi tempi, si è espressa su questo argomento nel XX secolo la grandissima pedagoga Maria Montessori. Il suo metodo, famoso in tutto il mondo, permette di educare il proprio bambino sotto diversi punti di vista. Attualmente, sono diverse le scuole, o anche i collegi, che attuano questa tecnica sui loro studenti.
Nel contesto del pannolino, la studiosa aveva una teoria personale secondo la quale bisogna capire quando è arrivato il momento della rimozione grazie ad alcuni segnali inviati proprio dal piccolo. Infatti, vediamo che la Montessori affermava che i bambini riescono a far capire il loro essere pronti tramite segnali fisici, neurologici ed emotivi.
Per quanto riguarda il primo punto, quello fisico, si deve riuscire a capire se il proprio bambino è capace di muoversi con coordinazione. In particolare, se riesce a salire e scendere le scale da solo ed esprime il proprio bisogno di andare in bagno tramite gesti particolari, allora si può procedere con la rimozione del pannolino.
A livello neurologico, il bambino deve essere capace di comprendere che cosa ha davanti, riconoscere gli oggetti, classificarli ed esprimerli concettualmente. Inoltre, è importante che sappia anche comunicare bisogni come pipì o cacca.
Infine, a livello emotivo si deve considerare che il bambino tenderà sempre all’imitazione di chi è più grande di lui. Quindi bisogna essere capaci a traportarlo verso i gesti più corretti: lasciare che guardi come voi fate i vostri bisogni ed invitarlo ad imitarvi. Insomma, fategli fare il bimbo grande.