Di sicuro ci avrete fatto caso. Il Principe William, ma anche la moglie, la Duchessa Catherine, hanno l’abitudine di chinarsi per parlare con i loro bambini. Lo facevano con George e adesso lo fanno anche con Charlotte e con il piccolo Louis. Quando devono spiegare loro qualcosa, si inginocchiano davanti ai loro figli e li guardano direttamente negli occhi, anche se la Regina Elisabetta II sembrerebbe non gradire la cosa.
Lo abbiamo notato in diverse occasioni e c’è una spiegazione se la coppia reale inglese si comporta in questo modo, pur contravvenendo alle ferree regole della bisnonna coronata, che mai vorrebbe vedere un suo erede al trono inchinarsi a qualcun altro. Se vi siete sempre chiesti perché William e Kate lo fanno di continuo, vi sveliamo noi l’arcano segreto.
Svelato il motivo per cui William si china per parlare ai figli
William e Kate sono genitori moderni. Sanno quanto l’etichetta reale e il rigido protocollo della Casa inglese siano rigidi, ma hanno più a cuore la crescita sana dei loro figli. Per educarli e crescerli in una famiglia non facile, perché sempre sotto i riflettori, la coppia ha deciso di utilizzare un metodo genitoriale che si chiama Ascolto Attivo, che fa parte del Manuale di tecniche efficaci per genitori dello psicologo Tomas Gordon.
Di fatto i genitori mettendosi alla stessa altezza dei bambini, possono guardarli negli occhi e parlare loro. Una posizione simbolica, a rappresentare il volersi mettere nei loro panni per capirli, per ascoltarli, non per giudicarli dall’alto al basso, ma andando incontro a loro per comprendere come si sentono e quali sono le modalità con cui mamma e papà possono farli sentire meglio.
Con l’Ascolto attivo i genitori di fatto si mettono in ascolto dei loro figli, non imponendo loro con autorità decisioni che magari i piccoli non comprendono, ma spiegando quello che sta succedendo. I Duchi di Cambridge sono molto bravi in questo. Del resto il loro ruolo di genitori è ancora più difficile, visto che stanno crescendo i futuri eredi al trono inglese. E cercano di farlo nel modo più naturale possibile senza dimenticare che prima di tutto sono bambini.