Francesca SalvatiSpesso si pensa che nonostante i problemi che ci siano tra i genitori, sia bene continuare a stare tutti insieme per crescere i bambini. In realtà, se la relazione è davvero in serie difficoltà, è quasi sempre meglio concluderla immediatamente. Infatti, spessissimo un divorzio è 100 volte meglio di un matrimonio tossico, nel quale rimane incastrato anche il vostro piccolo.
Il divorzio è un momento molto difficile per la vita coniugale: ne segna la fine e spesso non è nemmeno troppo condiviso da entrambe le parti. Ci sono situazioni, però, che lo richiedono a gran voce. Spesso capita di rimanere coinvolti in matrimoni che non funzionano, con persone che non sono adatte a voi, ma con le quale ci si è costruiti una famiglia. Continuare a perseverare in questa situazione, però, non giova né ai diretti interessati né ai figli della coppia.
Infatti, i bambini rimangono inevitabilmente coinvolti in questi meccanismi, spesso contorti e malati, che di fatto non li appartengono. Con il passare del tempo, la situazione non migliorerà. I figli non si abitueranno mai a vedere i genitori arrabbiati che urlano e litigano, ma farà loro sempre più male e questo li renderà sempre più infelici e potrebbe creare loro anche dei problemi.
Tra i vari problemi, vediamo anche come conseguenza il non saper creare delle relazioni, di qualsiasi genere. Avendo come modello quello dei genitori che litigano, non riusciranno probabilmente ad instaurare dei rapporti sani e non sofferti, ma si ritroveranno incastrati in relazioni che saranno dure e complicate da gestire.
Affianco a questo, vediamo anche un altro fattore: la paura di lasciarsi andare. Crescendo, i ragazzi si ritroveranno in momento in cui è richiesto mostrare i propri sentimenti e le loro emozioni, al fine di comunicare. Questo non sarà loro possibile, in quanto saranno troppo spaventati di avere reazioni burrascose come quelle che hanno vissuto in più di un’occasione in casa. Insomma, basta poco per rovinare in molto importante la psiche di un bambino e di farlo crescere con complessi che non gli appartengono. Per questo, è bene alle volte dire la parola fine.
