Ragionando su tutte le attenzioni che i genitori hanno per quello che riguarda la crescita dei propri figli, gli adulti di oggi, che sono stati bambini negli anni ’80, si chiedono come hanno fatto a sopravvivere. Una volta, infatti, non c’erano molti dei sistemi di sicurezza che utilizziamo oggi per proteggere i più piccoli. Così come le attenzioni rivolte a particolari situazioni di potenziali pericolo erano ridotte ai minimi termini.
Scommettiamo che vi siete più volte meravigliati di piccoli gesti che un tempo sembravano banali, ma che oggi sarebbero da condanna? Non c’era tutta questa sacrosanta attenzione ai dettagli e alla protezione dei più piccoli in situazioni che apparivano all’epoca assolutamente normali. Ma che oggi ci farebbero domandare se quelli sono bravi genitori?
Siete pronti a scoprire tutte le volte che le mamme e i papà degli anni Ottanta hanno messo a rischio la vita dei loro figli? Ovviamente inconsapevolmente, ma agli occhi dei genitori di oggi appaiono comportamenti irresponsabili, tanto che c’è da domandarsi perché fossimo così poco attenti all’incolumità dei più indifesi.
Niente cinture di sicurezza
Le cinture di sicurezza non esistevano. E anche se esistevano nessuno le allacciava. I bambini viaggiano in automobile senza alcuna protezione, anche in braccio a chi occupava il sedile passeggero anteriore. Non c’era quella reale percezione del pericolo che c’è oggi in caso di incidente stradale. Per fortuna adesso le cose sono cambiate e in meglio.
Lasciare i figli in auto da soli
Mentre i genitori andavano a fare la spesa, erano soliti lasciare i bambini in auto. Anche sotto al sole cocente, con tutti i rischi che questo comporta. Oggi ovviamente l’attenzione è maggiore, perché sappiamo che i piccoli possono rischiare la vita all’interno di abitacoli che possono trasformarsi in forni. E se l’auto venisse rubata mentre vostro figlio sta dormendo sui sedili posteriori?
Lasciare i figli uscire di casa
Anche in tenera età. Non c’erano cellulari e Gps a tracciare gli spostamenti dei bambini, che uscivano di casa per andare a giocare fuori, perché i genitori si fidavano ciecamente. Si chiamava di solito da una cabina telefonica per rassicurare in caso di ritardo. E niente più.
Fumare davanti ai bambini
Un tempo si fumava dappertutto. Oggi non ricordiamo più cosa volesse dire entrare in un locale pubblico, mangiare in un ristorante, andare in un ospedale e vedere una cappa di fumo aleggiare. Le sigarette erano dappertutto e i genitori fumavano con i neonati in braccio. Per fortuna poi la legge ha modificato le carte in tavola, per la salute di tutti quanti.
Indossare le protezioni in bicicletta
Casco, ginocchiere e paragomiti per non farsi male cadendo dalla bicicletta? Una volta non esistevano assolutamente. Negli anni Ottanta i genitori non vedevano nulla di strano: se il bambino cadeva, si sarebbe subito rialzato.
Lasciare i figli a casa da soli
Se i genitori lavoravano, i bambini anche piccoli avevano le chiavi di casa. Così al rientro da scuola se non c’era nessuno, loro potevano almeno entrare in casa. E magari prepararsi da mangiare prima di mettersi a fare i compiti in attesa del ritorno di mamma e papà. Oggi rischiamo una denuncia per abbandono di minori.
Comprare alcolici e sigaretti
Negli anni Ottanta era assolutamente normale mandare i figli a comprare nei negozi o al bar alcolici e sigarette. Oggi ai minori, giustamente, è vietata la vendita di questo prodotto, ma un tempo era quasi una consuetudine.
Andare a trovare gli amici senza avvisare la famiglia
Oggi bisogna chiamare e chiedere se i nostri figli possono giocare insieme. Una volta i bambini uscivano di casa da soli e si presentavano a casa dei loro amici senza alcun preavviso. Bastava suonare il campanello.
Schiaffi ai bambini
Oggi sappiamo che schiaffi e sculacciate sono controproducenti, ma negli anni Ottanta la punizione fisica era normale. Non si trattava di genitori violenti, ma di un diverso approccio educazionale: una sberla era consentita.
Gettare rifiuti dappertutto
Solo oggi stiamo attenti, ma una volta non c’erano tutti i cestini e men che meno quelli della raccolta differenziata. E per i grandi, anche per i genitori che dovevano dare il buon esempio ai figli, era normale.