Celeste B.Sin da piccolissimi i bambini dovrebbero sapere come comportarsi in caso di emergenza. Se mamma o papà dovessero stare male o avessero bisogno di aiuto, l’aiuto fondamentale dei bimbi può rivelarsi decisivo. Insegnare loro il numero di telefono dei genitori a memoria per esempio è un ottimo modo per avere sempre un contatto in caso di scomparsa.
Oppure sapere di dover chiamare la polizia in caso di aiuto è un altro insegnamento valido. Un bambino di 4 anni ha preso alla lettera la mamma che gli ha spiegato l’importanza di rivolgersi alla polizia per questioni pericolose e serie. Il bambino però l’ha presa troppo sul serio e ha chiamato gli agenti perché aveva dei problemi con la matematica.
Bambino di 4 anni chiama la polizia per farsi aiutare con la matematica
Un bambino di nome Johnny è il piccolo protagonista di questa storia. Il bimbo sapeva benissimo, così come gli aveva insegnato la sua mamma, che se avesse avuto bisogno di aiuto avrebbe dovuto chiamare la polizia. E così lui ha fatto. Johnny ha composto il 911 per chiedere aiuto ad un agente. Il bambino non riusciva proprio a fare dei calcoli di matematica.
La surreale chiamata vede da una parte il bambino che chiede aiuto appunto con i numeri e dall’altra l’agente che cerca di capire se il piccolo ha davvero bisogno di aiuto interpretando le sue parole come un codice. Quando realizza che il bambino è davvero piccolo si rende conto che la chiamata era stata fatta esclusivamente per quel motivo.
La chiamata diventa virale e l’agente riceve il plauso di tutti per aver gestito bene la chiamata
Dopo aver gestito al meglio la chiamata col bambino, non dando per scontato nessuna parola, si sente la voce della mamma che chiede al bambino cosa stesse combinando. E Johnny le dice che stava parlando con la polizia per farsi aiutare con i calcoli.
La donna interviene subito scusandosi per la situazione. Da quel momento ha approfondito la questione col figlio spiegandogli che le chiamate alla polizia dovevano essere fatte per motivi sicuramente più seri. Ma questa storia ha messo in luce l’attenzione e la bravura dell’agente che non ha chiuso subito il telefono ma ha cercato di capire cosa volesse davvero il bimbo.
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