Durante il periodo della gravidanza, le mamme tendono a cercare di registrare ogni piccolo movimento ed ogni piccola sensazione ricevuta dai loro bambini in pancia. Questa accortezza porta a notare tutti i cambiamenti che vengono apportati alla solita routine del piccolo umano che si ha in pancia, come per esempio il fatto che in alcuni giorni si muova di meno.
I motivi per i quali questa cosa accade sono tanti ed ognuno differente dall’altro. Prima tra tutte le motivazioni è la soggettività: ogni bambino ha il suo ritmo e i suoi tempi, che non possono essere dipendenti da poco altro che il suo benessere. Oltre a questo, però, vanno messi in conto anche i fattori che riguardano la madre.
Cosa fa muovere di meno il bambino
Ci sono diverse situazioni nelle quali il ritmo dei movimenti diminuisce. Tra queste vediamo, per esempio, un aumento di peso da parte della madre stessa. Il bambino cresce sempre di più e se non riesce a trovare abbastanza spazio, a causa per esempio di un peso elevato della madre, questo tenderà a muoversi sempre di meno.
A questo si ricollega un altro fattore importante: il periodo di gravidanza. Infatti, vediamo che più si va avanti con la gravidanza più la presenza del bambino si percepisce di meno. Nelle ultime settimane di gestazione, infatti, il feto tende a muoversi sempre di meno, essendo ormai cresciuto quasi a sufficienza e non avendo più tanto spazio come nelle settimane precedenti. Affianco a questo c’è anche la stanchezza. Il bambino si sta preparando ad uno sforzo molto grande, quello del nascere, e per questo motivo gioca di anticipo: preferisce riposarsi per poi arrivare dritto dritto nelle braccia materne.
Ci sono, però, anche situazioni patologiche in una diminuzione, solitamente drastica, del movimento del feto. Infatti, può anche darsi che ci sia una scarsa o scorretta ossigenazione, che porta quindi ad un movimento limitato. Oltre a questo, le cattive abitudini, come il fumo, l’alcol o l’assunzione di farmaci non consentiti, può dare come effetto un rallentamento dei ritmi. Tutte queste cose, però, può certificarle ed assicurarle solamente un medico, al quale bisogna rivolgersi se si hanno perplessità maggiori.