Definite da moltissimi come “inquietanti”, le bambole reborn sono una parte fondamentale della psicologia di molte persone nel mondo. Letteralmente, il loro nome indica il termine “bambole rinate”, proprio perché questi prodotti nascono con l’intento di essere più similari possibili a dei bambini veri. La particolarità di questi oggetti, infatti, è quella di essere quanto più realistici possibile. Si ispirano all’immagine del neonato, che cercano di riprodurre in modo preciso e puntuale e le motivazioni per le quali vengono prodotte sono diverse.
Scopi terapetutici
Tra le varie utilità delle nuove bambole reborn vediamo quella terapeutica. Di base, stiamo parlando di bamboline che riproducono molto attentamente l’immagine di un neonato. Sappiamo che, secondo alcuni studi, i malati di alcune patologie in generale ricevono un effetto positivo dall’utilizzo di queste bambole. Stiamo parlando di soggetti affetti da problematiche come l’Alzheimer, oppure anche la demenza senile.
Su persone con questo genere di problematiche, sembra proprio che l’utilizzo di queste bambole abbia un effetto decisamente positivo. L’artista romana, creatrice di questi prodotti, Loredana Molina, ha spiegato l’azione fisiologica che queste bambole hanno su un soggetto:
tenere in braccio un Reborn Baby provoca emozioni e aiuta il rilascio di dosi di endorfina, la sostanza presente nell’organismo che aiuta a migliorare l’umore.
Studi psichiatrici hanno confermato quanto la Molina sostiene e su questo concetto si basa e si forma la Doll Therapy, ossia la terapia per malati psichiatrici basata sull’utilizzo di bambole.
Controversie sulle bambole reborn
Di base, le bambole reborn hanno questo effetto positivo sulle persone, cosa che porta molti a ritenerle come un oggetto utile e positivo. Altri, invece, le utilizzano prettamente a fini ludici, ma non tutto va sempre nel verso più sano e corretto possibile.
Negli anni, sono nati diversi profili sul web dedicati prettamente a queste bambole. Si tratta di utenti che durante la giornata si dedicano e prodigano alla cura assoluta di queste bambole, che reputano dei veri e propri figli. Per questa ragione, da parte del pubblico sono state moltissime le critiche che hanno colpito sia gli utenti in questione che le case produttrici.
Gli psicologi, inoltre, si sono espressi facendo un caldo invito a maneggiare con cautela questi prodotti. Infatti, questi ultimi hanno specificato che affezionarsi ad oggetti, quale può essere una bambola di questo tipo, non è mai troppo corretto. Infatti, bisogna sempre mantenere un contatto con la realtà, cercando di evitare che tutto degeneri nella malattia e nell’alienazione.
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