Alexis Barlet è un ragazzo di 19 anni che a scuola è stato bocciato: la delusione lo ha portato a maturare l’idea di lasciare il liceo. Poi, invece, fortunatamente ha trovato la sua strada, grazie a una scuola dove sta imparando un mestiere. Ora ha finalmente le idee chiare sul suo futuro.
Alexis Barlet è un giovane di 19 anni che vive nel Cerro Calafate a El Calafate, una città vicino al confine con il campo di ghiaccio della Patagonia meridionale nella provincia argentina di Santa Cruz. Voleva abbandonare la scuola superiore: dopo aver ricevuto una sonora bocciatura, non voleva più studiare. Aveva già ripetuto un anno e quella scuola non sembrava fatta per lui.
“Non mi piaceva la struttura che aveva. Sono andato un’intera settimana e non quella successiva. Non era costante“. Il giovane frequentava una scuola pubblica e lui non riusciva a trovare la motivazione. A malapena sapeva leggere e scrivere, non andava bene, non sapeva studiare, rischiava di finire tra i ragazzi che abbandonano gli studi senza un futuro certo di fronte. Poi ha scoperto la El Joven Labrador Labor School.
El Joven Labrador Labor School è una scuola nata come istituzione professionale e che nel tempo ha aggiunto la modalità di una scuola per adulti. Lorena Lopopolo, direttrice, spiega: “Vedendo il bisogno di questi ragazzi arrivati senza scolarizzazione o in età avanzata, abbiamo pensato a questa scuola perché possano finire le scuole superiori, credere in se stessi, entrare nel mondo del lavoro e avere un proprio futuro”.
Luis Alvarado, il padre di Alexis, sapeva che suo figlio saltava le lezioni ed era preoccupato. Aveva sentito parlare di El Labrador e dopo diverse interviste gli trovò un posto. “Volevo che imparasse e finisse almeno il liceo. Quando è entrato a far parte di El Joven Labrador, è cambiato completamente”.
Quella scuola gli ha cambiato la vita, perché per lui è come se fosse una famiglia. Ha optato per diventare fabbro, perché nell’istituto, imparando un mestiere, può sognare cosa diventerà da grande. “Mio padre non doveva più preoccuparsi che perdessi la scuola. Oggi ho una presenza perfetta. Cerco di non perdere le lezioni perché la scuola è bella“.