Quando arriva il momento di spiegare le mestruazioni ad una bambina, non tutte le mamme sanno esattamente cosa fare: ecco qui i nostri consigli su cosa fare quando a tua arriva il ciclo.
Gestire il primo ciclo mestruale è sicuramente una delle difficoltà più grandi che una mamma si trova a gestire.
Prima mestruazione come preparare una bambina
Il primo ciclo è un momento davvero importante nella vita di una ragazza e segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza ed è un passaggio importante verso l’età adulta e al momento in cui si sentirà una donna. La cosa ideale sarebbe attenderlo con felicità ed elaborarlo pazientemente e soprattutto senza nascondere nulla. L’errore più grande che una madre può fare è vivere la prima mestruazione di tua figlia come un fastidio o come una fatica di cui avresti fatto volentieri a meno. Ricordati che la ragazza vive dei giorni di emozioni contrastanti. Mentre da una parte è infatti felice di diventare grande, dall’altra sente una lieve tristezza per gestire qualcosa di nuovo e strano. Approcciarsi al menarca con emozioni negative può accentuare in lei i dolori fisici, il suo stato di ansia e anche una vena pessimistica.
Spesso in Italia la famiglia vive con un retrogrado tabù delle mestruazioni, molte volte il ciclo mestruale viene nascosto, vissuto con rifiuto e repressione. Questo fa in modo che la bambina venga lasciata emotivamente sola ad affrontare questo grande cambiamento fisico ed emozionale.
Cosa fare quando a tua figlia arriva il ciclo?
Vivere in modo sereno il ciclo è importante a livello psicologico e per garantire un passaggio tranquillo in questa fase è importantissimo che la mamma stessa sia in grado di mostrare il suo buon rapporto con le mestruazioni. Ti consigliamo infatti di approfondire bene il significato fisico e psicologico del ciclo nella vita di una donna. È importante che tu capisca bene che la tua natura di donna è strettamente connessa alle stagioni e quindi al ciclo mestruale. La natura, l’istinto animale che risiede in te, ha messo in contatto quella meravigliosa macchina del tuo corpo con tutto quel che ti circondo e quindi solo accogliendo il ciclo e le sue fasi potrai davvero sentirti bene e pienamente donna. Non sarà facile perchè la società impone un certo livello di oscurantismo per quanto riguarda le mestruazioni e si è sempre cercato di ostacolare, nascondere e persino deridere questo aspetto dell’essere femmina, donna. È difficile in quei giorni trovare il tempo di fermarsi, di farsi trasportare dalle sensazioni del corpo ascoltandolo e mettendolo in contatto con i ritmi della natura.
È importante per tutte le donne capire il valore delle mestruazioni e quindi riconquistarsi del tempo per sé stesse e imparare perciò a considerare questo momento della propria vita come una benedizione. Si parte da qui per inviare a tua figlia un messaggio sulla femminilità consapevole trasmettendole il reale significato del ciclo con semplicità e naturalezza. Se hai un buon rapporto con le mestruazioni parlerai con tua figlia fin da quando è piccola di che cosa accade una volta al mese al tuo corpo magari leggendo insieme libri appositamente ideati per le bambine.
Libri per avvicinare le bambine alla prima mestruazione
Nello specifico se stai cercando delle letture semplici e interessanti ti consigliamo:
- “La bambina con il calice di stelle e la discesa del fiume rosso” di Gabriella Karin Turci. Si tratta di una favola delicata da leggere anche con bambine piccole per abituarle all’idea del ciclo mestruale.
- “Otto leprotto figlio della luna. Una fiaba per celebrare la prima mestruazione” di Elena Cecchetto, un’ostetrica che si occupa di parti in casa.
Leggere con la tua bambina inoltre ti consentirà di trovare le parole giuste per parlare di un argomento delicato.
L’arrivo della prima mestruazione: come bisogna comportarsi?
Quando arriva il momento della prima mestruazione e tua figlia viene da te per dirlo la prima cosa da fare è abbracciarla per darle il benvenuto in un mondo nuovo. Coccolatela per bene, fatele un bel regalo, parlatene in modo sereno con il papà che si sarà preparato a dovere per questo momento e che sarà felicissimo di accompagnare la sua piccola che diventa donna.
La cosa davvero importante è che tutto avvenga con estrema semplicità e naturalezza. La tua piccina non dimenticherà questo momento per il resto della sua vita e devi farla sentire importante, asseconda i suoi desideri e dalle il benvenuto nell’età adulta creando insieme le basi per la sua crescita psicologica, fisica e anche sociale.
È arrivato il ciclo
Dal momento che le prime mestruazioni rappresentano esclusivamente un ultimo tassello in quella grande fiumana di eventi che costituisce la pubertà, è importante fare in modo che tua figlia arrivi preparata a questo momento di trasformazioni fin dalla fine della scuola primaria. È molto più facile parlare con una bambina curiosa che con una ragazza spaventata di dodici. La prima cosa da fare è spiegare il funzionamento del corpo umano e dell’apparato genitale. Ma fallo in modo calmo, nello stesso linguaggio con cui spiegheresti come funziona l’apparato cardiaco o quello digestivo. Se non credi di avere tutte le risposte, informati bene prima di iniziare a parlarne con lei.
Inizia con la spiegazione di come sono fatti gli organi genitali esterni (vulva) e quelli interni (vagina, utero, tube ed ovaie), quindi parla del loro funzionamento e di cosa succede ogni mese. L’ovulazione è il grande viaggio dell’ovulo prodotto dall’ovaio lungo le tube verso l’incontro con gli spermatozoi. Dall’incontro si può dar vita ad un bambino: proprio come hanno fatto mamma e papà.
Sarà facile dare la giusta avventura e quindi rendere magico il viaggio dell’uovo, basta un po’ di creatività per dare un’atmosfera unica a qualcosa che invece sarebbe traumatico come la perdita di sangue. Ci sono tante illustrazioni per aiutarti in questo.
Ti consigliamo di evitare storie personali o di insistere troppo sul dolore o sulla vostra preoccupazione per la sua sessualità e dai sempre a tua figlia la libertà di manifestare tutte le reazioni emotive di cui ha bisogno per abituarsi e accettare questa nuova situazione.