Redd è un bambino bellissimo, nato con una condizione che lo rende unico e speciale. Lui è un bimbo albino, che, al momento della nascita, ha destato molto scalpore, per il colore dei suoi capelli e della sua pelle. Com’è oggi il bambino nato con i capelli grigi? Nonostante gli hater che non danno tregua a lui e alla sua famiglia sui social, è un bimbo felice e sano.
Patricia Williams mè una donna di 43 anni che vive nello Utah, negli Stati Uniti d’America. Mamma di quattro figli, ha dovuto conoscere molto presto l’albinismo. Quando Rockwell è nato, subito gli hanno diagnosticato l’albinismo: aveva già un figlio, Gage, che però aveva i capelli biondi come i genitori. Anche Redd, il terzogenito di Patricia, nato ad agosto 2012, ha ricevuto la stessa diagnosi.
Il marito, Dale Williams, si è accorto subito che c’era qualcosa che non andava, scoprendo questa condizione, della quale non aveva mai sentito parlare. L’albinismo si manifesta con pelle chiarissima, capelli bianchi e occhi che si muovono costantemente da una parte all’altra. Alcuni medici hanno diagnosticato al piccolino l’albinismo oculocutaneo di tipo uno (OCA1). Le condizioni di Redd hanno colpito una persona su 17.000 in tutto il mondo.
Il ragazzo è nato con gli occhi azzurri e i capelli bianchi e tutti volevano vedere quel neonato con i capelli grigi. C’è voluto un po’ per capire che qualcosa non andasse, anche perché in famiglia erano tutti con i capelli scuri, visto che avevano origini indiane.
Quando è nato Redd, è uscito con una testa piena di capelli bianchi e bellissimi occhi azzurri. A quel tempo, avremmo dovuto capire che c’era qualcosa di speciale in lui quando le infermiere (che non erano le nostre infermiere) venivano a vedere il nostro ‘bambino con i capelli bianchi.
La famiglia aveva già avuto a che fare con l’albinismo, scoprendo poi che anche la nonna forse aveva ereditato la stessa condizione. Ma il terzogenito era davvero speciale. I genitori hanno sofferto molto quando le foto pubblicate sui loro canali social sono diventate dei meme da dare in pasto alla rete.
Patricia e Dale lottano ogni giorno per migliorare la consapevolezza sull’albinismo e impedire che chi ha ricevuto questa diagnosi non sia vittima di bullismo.
Non mi sarei mai aspettato che le foto di mio figlio diventassero virali sui social media. Una volta che ho iniziato a guadagnare sempre più follower, ho iniziato a ricevere così tante domande e mi sono reso conto che l’albinismo è ancora molto poco familiare alle persone. I punti di vista personali erano molto fuorvianti e basati su ciò che la gente vedeva nei film. Mi sono reso conto di avere un’opportunità rara e unica per educare e diffondere consapevolezza, attraverso i social media e condividendo le foto della nostra famiglia.