Spesso mamma e papà sono impreparati di fronte a piccole emergenze che si possono verificare in casa. Come ad esempio l’avvelenamento da sostanze nocive che vengono introdotte nell’organismo e possono comportare problemi di salute non indifferenti. Si tratta di un’urgenza medica che va trattata tempestivamente e nel migliore dei modi possibili per evitare possibili pericolose conseguenze. Cosa fare in caso di avvelenamento nei bambini?
Secondo i dati resi noti recentemente, in Italia ogni anno avvengono circa 60mila casi di avvelenamento. Il 40% dei casi riguarda proprio i bambini, soprattutto i più piccoli. Loro, infatti, non sanno comprendere ancora la differenza tra ciò che è sicuro e ciò che non lo è e hanno l’abitudine di mettere tutto in bocca per imparare e scoprire. Per questo rappresentano una categoria a rischio, insieme agli anziani, più fragili, quando si parla di incidenti domestici.
Proprio il 90% degli avvelenamenti nei bambini avviene a casa, dove queste sostanze sono facilmente accessibili: per questo si dice di tenere in alto e ben chiusi in armadietti prodotti potenzialmente pericolosi come farmaci e detersivi.
Cos’è l’avvelenamento
Per avvelenamento si intende quella condizione in cui il corpo umano viene a contatto con una sostanza nociva e pericolosa che può avere conseguenze gravi sulla salute della persona che ne è rimasta vittima. Esistono diverse tipologie di avvelenamento:
- Avvelenamento da ingestione. Avviene quando attraverso la bocca vengono ingerite sostanze nocive che raggiungono l’apparato digerente, come ad esempio farmaci e detersivi.
- Avvelenamento da contatto. Avviene quando alcune sostanze irritanti entrano a contatto con la pelle o le mucose degli occhi.
- Avvelenamento per inalazione, attraverso gas tossici che vengono a contatto con l’apparato respiratorio.
Le principali fonti di avvelenamento sono farmaci, prodotti per la cura della casa, pesticidi, prodotti industriali, piante.
Cosa fare in caso di avvelenamento
Innanzitutto bisognerebbe sempre prevenire. Ma se purtroppo è capitato che il bambino è venuto a contatto con sostanze pericolose, bisogna intervenire immediatamente, riconoscendo i primi sintomi di avvelenamento, che dipendono spesso dal tipo di sostanza e dal modo con cui l’organismo ne è venuto a contatto:
- nausea
- vomito
- diarrea
- vertigini
- perdita di coscienza
- crisi convulsive
Se si sospetta l’intossicazione e l’avvelenamento bisogna chiamare il Numero Unico di Emergenza 112 o il numero 118, per chiedere immediatamente soccorso. Se la situazione è sotto controllo o si è in dubbio, si può chiamare il CENTRO ANTIVELENI (CAV), un servizio gratuito ospedaliero aperto 24 ore su 24 tutti i giorni, da contattare telefonicamente per avere le indicazioni più adatte.
Non si deve mai dare da mangiare o da bere, mai assaggiare il prodotto, mai provocare il vomito, bagnando la parte lesa se è da contatto.
Per prevenire gli avvelenamenti ricordiamoci di:
- posizionare i farmaci in alto in posti non raggiungibili dai bambini e in armadietti ben chiusi a chiave
- mettere detersivi e prodotti per la cura della casa in posti sicuri, non versandoli mai in contenitori per il cibo o bottiglie di plastica che potrebbero essere ritenuti innocui dai bambini
- chiamare sempre i farmaci con il loro nome e spiegare che si prendono solo quando lo dice il dottore, mai come caramelle o altro
- pulire bene stufe, caldaie e canne fumarie per prevenire le intossicazioni da monossido di carbonio
Prevenire è sempre meglio che curare!