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Cosa fare quando tuo figlio viene rifiutato da altri bambini? 6 modi per aiutarlo

A chi non è capitato da bambino di sentirsi escluso da qualche uscita di gruppo, compleanno o eventi di questo tipo? Purtroppo è una situazione che può succedere e di certo non è bello sentirsi rifiutati. E sicuramente un genitore mai vorrebbe che il proprio figlio viva un sentimento del genere.

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I genitori non possono proteggere sempre i loro figli

Per quanto una mamma o un papà faccia del suo meglio per proteggere i propri figli, ci sono certe situazioni che non possono essere evitate. Ed è anche giusto che i bambini o i ragazzini gestiscano queste emozioni di rabbia o frustazione.

I genitori possono di certo stare accanto a loro per aiutarli e sostenerli nell’elaborazione del rifiuto.

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Ecco come sostenere i propri figli se vengono rifiutati

1.Comprensione: un genitore può sicuramente ascoltare il proprio figlio e farlo sentire compreso nell’emozione che sta vivendo. Allo stesso tempo è importante che il bambino capisca che quel sentimento di rabbia o tristezza è del tutto normale ed è giusto che lo stia provando.

2. Lascia che l’emozione faccia il suo corso: solitamente si tende a voler distrarre i figli quando capita un evento spiacevole. In realtà non stiamo aiutando veramente i bambini in questo modo perché il sentimento della rabbia deve essere vissuto per poi sapere come gestirlo in futuro se dovesse capitare una situazione simile. Quindi i bambini devono vivere appieno questa emozione.

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3. Aiutalo a credere in se stesso: questa parte è molto importante. Di fronte a un rifiuto è fondamentale che il bambino mantenga la fiducia in se stesso e l’autostima. Non è quella situazione che comporta la sua persona e il genitore deve essere bravo in questo.

4. Sii il suo esempio: quando è il genitore a vivere un evento non piacevole, la gestione di quell’emozione negativa sarà da esempio per il figlio. Quindi devono essere in primis la mamma e il papà a dare l’esempio su come vivere quel sentimento di rabbia.

5. Non si può piacere a tutti: un altro modo per sostenere il figlio in un momento simile è quello di parlare con lui del fatto che non si può piacere a tutti. Come d’altronde a noi non possono far simpatia tutte le persone, allo stesso modo possiamo essere noi a non fare simpatia a qualcuno. E va bene così.

6. Non proteggerlo eccessivamente: il bambino non deve vivere in una bolla di cristallo, ma deve toccare con mano la realtà in cui vive, fatta anche di momenti di rifiuto come questo. Quindi i genitori non devono mai negare l’evidenza solo perché pensano di proteggerlo.

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