L’annuncio da parte della famiglia di Bruce Willis ha lasciato tutti senza fiato. L’attore ha infatti deciso di ritirarsi dalla scena cinematografica per affrontare un problema di salute: l’afasia.
La diagnosi è arrivata qualche tempo fa e ha costretto Bruce Willis ha prendere questa drastica decisione, poiché tale condizione rappresenta un impedimento per la recitazione. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
Cos’è l’afasia?
L’afasia è una malattia identificata piuttosto recentemente che però colpisce più persone di quante si potrebbe immaginare. Basti pensare che in Italia ne risultano affette più di 150 mila.
Tale condizione si manifesta con un’alterazione del linguaggio, in cui il soggetto riscontra evidenti problemi nel comprendere e formulare frasi e parole. Ovviamente ci sono però forme più lievi o altre molto più gravi che possono associarsi ad altre problematiche.
L’afasia è quindi dovuta alla compromissione di determinate aree corticali adibite proprio alla comunicazione e al linguaggio sia verbale che non verbale. Ma tra i fattori che possono determinarla ci possono essere un tumore cerebrale, un ictus, la demenza oppure un trauma cranico. La famiglia di Bruce però non ha approfondito le questo aspetto né il grado di gravità della malattia nell’attore.
Ad ogni modo è certo che tutti i parenti e gli amici dell’attore faranno di tutto per aiutarlo in questo delicato momento, nella speranza che la situazione possa migliorare. Infatti, un modo per risolvere questa problematica sembra poter esistere.
Si può guarire dall’afasia?
Ebbene sì, anche se questa malattia colpisce direttamente il nostro cervello, è possibile guarire seguendo un ben preciso e lungo percorso.
L’afasia può infatti essere curata, o comunque migliorata, con l’aiuto di un logopedista, mediante numerose sedute che hanno lo scopo di ripristinare quelle connessioni neuronali che sono state compromesse.
Oggi non possiamo ancora sapere se Bruce Willis riuscirà ad affrontare questa condizione e se tornerà mai a recitare nei film come una volta. Tuttavia, la sua famiglia e suoi amici sono pronti a sostenerlo e a fare di tutto per farlo tornare a stare bene, anche se l’afasia non dovesse regredire.
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