Questa è la storia di Charli Kate Adams, una donna alta appena 127 centimetri che dà alla luce tre figli. È lei stessa a raccontare la loro quotidianità online, su una pagina Facebook davvero molto attiva. Insieme al marito e alle splendidi figli che ha generato, la donna affetta da nanismo condivide quanto accade nella loro famiglia, tra la vita di tutti i giorni, comune a ogni altra famiglia, e le difficoltà per le loro condizioni di salute.
Charli Kate Adams è una donna australiana affetta da nanismo. Vive insieme a suo marito Cullen, anche lui con la stessa diagnosi, a Inverell, nel New South Wales settentrionale, uno Stato dell’Australia. Charlie e Cullen sono autosufficienti e, nonostante tutte le difficoltà, sui social raccontano come godersi la vita e realizzarsi siano i loro obiettivi.
Lui è nato a Sydney, in una famiglia con non tanti figli. Anche la mamma della sua futura moglie. Lui è alto 10 cm in più rispetto a lei e ha 11 anni in più. La loro vita è davvero intensa: lei ama il bodybuilding e lavora per una compagnia televisiva. Mentre lui è un imprenditore e ha anche avuto diverse esperienze al cinema, recitando in film come Biancaneve e il cacciatore.
La loro relazione dura da qualche tempo. Amici e parenti sono rimasti senza parole quando hanno scoperto che la coppia voleva mettere su famiglia, cercando di avere figli. Anche perché, oltre alla diagnosi di nanismo, Charli ha anche l’acondroplasia, problemi alla colonna vertebrale e la displasia eleofisica. La sua malattia colpisce duramente il sistema respiratorio e l’apparato cardiovascolare.
Chi è affetto da nanismo ha il 50% di possibilità di avere un figlio affetto da nanismo, il 25% che erediterà entrambe le forme e il 25% che avrà un’altezza media. Charli e Cullen hanno voluto comunque voluto provare cosa si sente a essere genitori: sono una famiglia normale, che sta bene e ha un futuro davanti. Volevano riempirlo con dei bambini. E finora hanno messo al mondo tre figli.
“Dato che la bassa statura di Cullen e la mia sono causate da diversi difetti genetici, ci sono fondamentalmente quattro possibilità: nostro figlio potrebbe avere un’altezza normale o nascere con la mia acondroplasia o con la displasia acromicrica di Cullen. C’è anche la possibilità di sviluppare entrambi i difetti, il che significa che non sopravvivrebbe a lungo dopo la nascita“.
Queste le parole della donna alta appena 127 centimetri che dà alla luce tre figli diversi. Charli è rimasta incinta per la prima volta nel 2015. La primogenita ha ereditato solo il “difetto genetico” dell’acondroplasia materna. Nel 2018 la seconda gravidanza ha dato alla luce una bambina che ha ereditato la malattia del papà. Due anni dopo, nel 2020, ecco la terza figlia: il bimbo non ha eredità le patologie dei genitori ed è nato con un’altezza standard.