Emilie Larter è una donna di 29 anni che nel 2014 ha incontrato un bambino appena nato e rimasto orfano della madre durante il parto. Da allora ha lottato duramente per poterne avere l’affidamento: sono stati più di 6 anni di lotte continue, in cui ha speso tutti i suoi risparmi in battaglie legali che però alla fine le hanno permesso di vincere. E ora Adam, questo il nome del piccolo, vive con lei nel Regno Unito.
Adottare un bambino non sempre è facile, perché la burocrazia si mette sempre di mezzo con un’infinità di documenti da produrre e tempi lunghissimi. Prima che i bambini possano andare a vivere con i nuovi genitori o le famiglie affidatarie possono passare anni. Lo sa bene Emilie Larter, una donna inglese di 29 anni, che ha incontrato Adam nel 2014 in Uganda, dove lavorava come volontaria. L’emittente televisiva BBC racconta che da quando la mamma è morta durante il parto, Emilie si è sempre presa cura di quel piccolo rimasto orfano e solo al mondo.
La ragazza ha subito deciso che sarebbe diventata la sua mamma. E così ha iniziato una lunga battaglia legale durata più di 6 anni per poterlo finalmente adottare, arrivando a spendere migliaia di dollari per poterlo portare con lei insieme al partner Josh e alle sue nipoti Talli e George. Non ha più un soldo da parte e per questo motivo i tempi si sono ulteriormente allungati, ma alla fine è riuscita a portare a casa in Inghilterra Adam. E spera presto di poter fare lo stesso con Josh, Tallie e George.
È stato molto surreale (…) Abbiamo cercato di farlo per così tanto tempo che quando è successo davvero, non sembrava che fosse vero.
Questo il racconto della giovane donna che ricorda il momento in cui finalmente ha potuto vedere a casa il figlio adottivo. Ma la strada non finisce qui, perché deve portare avanti tutte le pratiche per poter fare in modo che anche la legge britannica riconosca come valida l’adozione. Per il bambino la cosa più difficile è stata andare a scuola:
Lo trova un po’ complicato, ma si è fatto degli amici, siamo stati ad alcune attività questa Pasqua, quindi sono sicura che si sistemerà davvero in tempo. Anche i genitori della giovane hanno mostrato la loro gioia per aver potuto incontrare il nipote. Suo padre Peter Larter ha detto che “i suoi livelli di energia sono incredibili, quindi è estenuante. Ma va bene, non vorremmo che fosse diversamente“.
Emilie dovrà continuare a lottare per portare il suo compagno Josh, e i piccoli Tallie e George, nel Regno Unito, così da vivere insieme come una famiglia.
La donna ha anche aperto una campagna su GoFundMe per raccogliere fondi.