Il piccolo non poteva più aspettare. E così ha deciso di venire al mondo ad alta quota, mentre la sua mamma stava viaggiando su un volo Emirates partito dal Giappone e diretto negli Emirati Arabi Uniti. Un volo di 12 ore, durante il quale gli assistenti di volo hanno dovuto aiutare la partoriente. La donna partorisce a bordo di un aereo, tra gli applausi dei suoi compagni di viaggio.
Quando il volo notturno EK 318, partito dalle 22.30 dall’aeroporto internazionale di Tokyo Narita e diretto negli Emirati Arabi, è arrivato a destinazione a bordo c’era un passeggero in più. Non un clandestino, ma un neonato che ha deciso di nascere tra i sedili del velivolo della Emirates.
La mamma stava facendo un lungo viaggio intercontinentale, dal Giappone agli Emirati Arabi. Giovedì scorso, però, suo figlio ha deciso di venire alla luce, quando il mezzo si trovava a 35mila piedi di altitudine. Ovviamente, ogni compagnia aerea ha un piano di emergenza in situazioni come questa.
Il personale di volo ha assistito la passeggera incinta, mentre il volo ha proseguito il suo viaggio, arrivando in orario all’aeroporto di Dubai. Qui i medici locali hanno preso in carico la donna che aveva appena partorito il suo piccolo.
A bordo tutto è andato bene. Gli assistenti di volo hanno dato supporto alla donna, aiutandola a partorire. E poi si sono presi cura del piccolo appena venuto al mondo, secondo le procedure di emergenza previste in questi casi.
Emirates può confermare una nascita a bordo del volo EK319 da Tokyo Narita a Dubai il 19 gennaio. La passeggera è stata assistita dall’equipaggio e il volo ha proseguito per Dubai come da programma. La passeggera e il bambino erano in condizioni stabili e, all’arrivo a Dubai, sono stati accolti dal personale medico locale. La salute e la sicurezza del nostro equipaggio e dei passeggeri è di fondamentale importanza.
Questo il commento della compagnia aerea, nell’annunciare l’evento straordinario a bordo di uno dei suoi voli.