La storia di Keisha e Landon Brazell, una coppia dell’Alabama, assomiglia a quella di tante altre che cercano di avere un figlio in modo naturale ma non ci riescono. Nel loro caso non c’era un motivo ben preciso, ma nella realtà passava il tempo e Keisha non restava incinta.
Le cure per rimanere incinta
Dopo aver fatto inutilmente diverse cure con dei farmaci, la donna ha deciso di fermarsi e di non proseguire più per la strada dell’accanimento. Desiderava più di ogni altra cosa avere un figlio tutto suo ma non arrivava.
Aveva iniziato ad accantonare il desiderio di diventare mamma, quando all’improvviso un’amica le manda un messaggio con la foto di un bambino: “Ragazzi, avete mai pensato di adottare? Questo ragazzino è in affidamento e ha bisogno di una casa per sempre.”
Keisha e Landon hanno cominciato ad avere sentimenti contrastanti. Fissavano quella foto e non capivano se provavano gioia di avere una possibilità per diventare genitori o tristezza per essere consapevoli che non potranno avere un figlio naturalmente.
Ma la curiosità di questa parte della storia sta nel fatto che Keisha non capiva come l’amica l’avesse contattata parlandole del bambino se lei non era a conoscenza dei problemi di infertilità della coppia. Keisha e Landon sono due persone molto religiose e hanno condotto da subito delle motivazioni dettate dalla fede.
Il segnale di Dio
La donna si è messa subito a pregare e aveva chiesto a Dio un segnale su quello che doveva fare. E questo segnale è arrivato l’11 dicembre 2018 quando Keisha si trovava al centro commerciale e ha visto in maniera del tutto casuale proprio il bambino della foto.
“Ho sentito il Signore dire: Questo è tuo figlio. Combattiamo per lui.“ – racconta Keisha. Stata vivendo una serie di emozioni forte e uniche, ma la donna ha realizzato l’idea di voler adottare quel bambino.
La coppia ha deciso di adottare AJ, questo il nome del ragazzino. Nell’ottobre 2019 Keisha e Landon ottengono l’affido del piccolo, ma solo un anno dopo avranno la sicurezza di poter definitavemente adottare il bambino.