In molti sicuramente saprete che quando una parola finisce per “fobia”, va a significare la paura di qualcosa. Quando parliamo di emetofobia, parliamo in realtà di una fobia davvero molto più comune di quello che si potrebbe pensare, date le ultime statistiche. Ecco di cosa si tratta e come ci si accorge di soffrirne.
Cos’è l’emetofobia
Per capire la definizione standard della parola emetofobia si può ricorrere sostanzialmente al greco. Infatti, la parola “emein” nell’antichissima lingua va a significare proprio “l’atto del vomitare”. Questa, seguita da “fobia” prende il significato di “paura di vomitare”. Sostanzialmente, quindi, con il termine di emetofobia si parla della condizione patologica nella quale si ha un estremo e spropositato terrore del vomitare.
Che cos’è il vomito? Si tratta del riversamento attraverso la cavità buccale di cibo in parte già lavorato dai succhi gastrici che, per un motivo o per un altro, riviene su al posto di finire di essere metabolizzato. Questo, risalendo, comporta ovviamente diversi disagi: bruciori per i condotti dell’apparato digerente (esofago, gola e bocca), possibile sensazione di soffocamento, sopratutto se il materiale si intasa a livello delle vie respiratorie primarie (condotti nasali e narici stesse) e molto altro.
Ovviamente, però, non si sta parlando di una condizione di disturbo assolutamente insormontabile. Il vomito, come il rigurgito ed altre condizioni del genere, non è né pericolosa per la vita né per altro, a meno che non ci siano complicazioni particolari. L’emetofobico è quindi colui che dimostra una paura spropositata al dover vomitare.
Come si manifesta l’emetofobia
I sintomi dell’emetofobia sono comuni e per certi aspetti identici alle solite patologie da ansia. In particolare, vediamo che ci si ritrova a dover fare i conti con delle condizioni di vita che decisamente non lasciano ampio margine e che, piuttosto, limitano la libertà dell’individuo di godersi a pieno le situazioni.
Vediamo quindi situazioni di evitamento di eventi, perone o cose che potrebbero portare al vomito o anche solo ad assistere ad una scena di vomito. Quindi possiamo vedete emetofobici evitare bambini, anziani, ubriaconi o persone che tendono ad abbuffarsi. In più, loro per primi fanno di tutto per evitare di vomitare, iniziando anche a bere e mangiare poco, a non sforzarsi e a non vivere serenamente. In particolare, lo stato di vita è sostanzialmente quello d’allerta perenne.
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