Il nome della ex professoressa di Lettere dal sangue blu, Edmonda Marisa Cavanna, verrà ricordato da molte persone. La nobildonna si è spenta all’età di 96 anni e ha lasciato in eredità ben 25 milioni di euro.
La donna non era sposata e non aveva figli. Così, raggiunta la soglia dei 90 anni, ha voluto mettere nero su bianco le sue volontà. E quando era arrivato il momento di leggere il testamento le sorprese sono state molte.
La donna ha lasciato in beneficenza ben 25 milioni di euro che sono stati suddivisi tra 16 enti e la sua badante che l’ha sempre assistita e curata e alla quale sono stati destinati 3,7 milioni di euro.
Prima di morire, l’ex professoressa di Lettere in pensione ha voluto ringraziare i medici e tutti coloro che l’hanno voluta bene. Nel necrologio, pubblicato dal Secolo XIX, ha menzionato pure i figli della badante, Gingi e Zakaria.
Per espressa volontà di Marisa: «A Mirella ed alla sua famiglia l’augurio affettuoso di una vita serena. Un grazie particolare ai medici Dott. Alessandro Perasso e Dott. Michele Garbero per tanti anni di assistenza con grande impegno professionale ed amicizia. Grazie anche al Dott. Gino Noceti insostituibile e carissimo amico. Agli amatissimi Gingi e Zakaria l’affettuoso saluto di nonna Marisa. Un riconoscente abbraccio alle amiche e al personale di casa. Un ricordo commosso alla lunga schiera degli ex allievi». La presente vale da partecipazione e ringraziamento.
E in merito ai soldi donati agli ospedali, Marisa Cavanna ha sottolineato che quel denare sarebbe servito a privilegiare «la ricerca e l’acquisto di apparecchiature»