Lo rifarebbe subito Michele Dal Forno, lo studente di 21 anni di Ingegneria Meccatronica che lavora come fattorino della pizza che ha salvato una ragazza aggredita, rimanendo ferito al volto. Stava effettuando una delle sue solite consegne a Verona, quando ha visto due persone che minacciavano un’adolescente in mezzo alla strada. Michele Dal Forno non ci ha pensato su due volte ed è immediatamente intervenuto.
Intervistato dal Corriere della Sera, il ragazzo di 21 ha raccontato quei momenti:
Avevo appena consegnato le pizze in un appartamento e sono andato a piedi fino al punto in cui avevo parcheggiato. Dovevano essere le 08:30 di sera. Ho sentito delle voci e ho notato una ragazza, che conosco solo di vista, litigare con due adolescenti che la minacciavano e le urlavano addosso.
Michele, allora, ha deciso di avvicinarsi a loro, chiedendo alla ragazza se per caso avesse bisogno di aiuto.
Lei ha risposto che andava tutto bene, ma ovviamente era molto spaventata. In seguito, uno dei due soggetti mi si è avvicinato e ha cominciato a girarmi intorno insultandomi e ripetendomi che dovevo tornare a consegnare le pizze e ad occuparmi dei miei affari.
Michele ha subito capito che la situazione non era normale. Aveva paura per la ragazza e per i rischi che poteva correre insieme a quelle due persone. Quindi ha deciso di rimanere per difenderla. Uno dei due uomini gli si è avvicinato e lo ha aggredito con violenza, colpendolo e ferendolo con un coltello in pieno viso.
Il ragazzo è caduto a terra. E gli aggressori sono scappati via, lasciando il giovane ferito in mezzo alla strada e la ragazza visibilmente sotto choc.
È stato tutto velocissimo, non ho nemmeno avuto il tempo di accorgermi che era armato.
I soccorsi sono per fortuna arrivati presto. Michele ha dovuto ricevere 60 punti di sutura per il taglio al viso, che partiva dal naso e arrivava fino allo zigomo, vicino all’orecchio sinistro. Con tutta probabilità in futuro dovrà essere operato. Nonostante quello che ha subito, Michele ha detto di non essersi assolutamente pentito di quello che ha fatto.
Non mi sento un supereroe, ma so che lo rifarei: se una persona più debole è in difficoltà, la cosa giusta da fare è intervenire.