Figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi! Già, così disse qualcuno tanto tempo fa, ma queste parole sono sempre attuali, e ora che il nostro “bambino” sta crescendo e attraversa il delicato periodo dell’adolescenza, noi genitori ci ritroviamo catapultati in un universo dove stentiamo a riconoscerli. Ma come approcciarsi con i figli adolescenti, come comportarsi per creare un rapporto di dialogo e fiducia? I nostri consigli nelle prossime righe.
Si può sostenere e monitorare contemporaneamente?
Educare un figlio è forse il mestiere più difficile di questo mondo, allevarlo con sani principi e monitorare che man mano che si allontana dal nido, rimanga sulla strada giusta e non si perda con cattive amicizie o cattive compagnie, talvolta si rivela molto difficile. Fare il genitore non è per niente facile, e il miglior consiglio sarebbe quello di impegnarsi per imparare a costruire un rapporto basato sul dialogo e sulla fiducia reciproci fin dall’infanzia con i nostri figli. Durante l’adolescenza, periodo di crescita, di scontri e confronti, avere accanto un alleato piuttosto che un nemico, comporterebbe un perfetto equilibrio sia per il giovane in crescita, che per la mamma e il papà, che possono fidarsi del proprio figlio e accompagnarlo nella crescita senza pretendere di rinchiuderlo in una campana di vetro. Figli adolescenti, come comportarsi? Cosa fare e cosa non fare per non sbagliare nel nostro difficile e delicato compito di genitori e educatori, per non rischiare di creare un rapporto privo di dialogo? Un atteggiamento che dimostra comprensione e sostegno, eviterà d’altro canto, che il proprio figlio adolescente si chiuda negando ogni tipo di dialogo e confronto. Per questo è meglio concedere la giusta libertà e super visionare in modo discreto e non invadente, cercando di stare al proprio posto. Crescere un figlio significa lasciarlo libero di cadere e aiutarlo a rialzarsi, senza però imporli le proprie scelte ma piuttosto consigliandolo su quali sono i comportamenti pericolosi e da evitare. Parlare di tutto e insegnare quali sono i rischi che si corrono quando si provano determinate esperienze, fumo, alcool, droghe, cyberbullismo, trasmettendo secondo i propri valori, gli insegnamenti utili alla crescita con un po’ di autonomia e indipendenza, ma sempre con responsabilità. Quindi sì, sostenere e monitorare contemporaneamente si può, e risulta essere un metodo educativo efficace.
I risultati positivi del monitoraggio genitoriale
Cosa significa monitoraggio genitoriale? Il monitoraggio genitoriale è il controllo da parte di mamma e papà, dei comportamenti e delle azioni che compie il proprio figlio. Il monitoraggio genitoriale si rivela efficace quando alla base del controllo, non hanno la meglio l’ansia, la scarsa fiducia e l’apprensione, ma la volontà di permettere al proprio figlio di vivere le tappe della sua età fornendogli la giusta guida e i giusti consigli per non incappare in scelte sbagliate, ma anche dando delle regole, poche ma efficaci, che determinano quali sono i compromessi da rispettare. Un adolescente a confronto con una mamma che rivela un atteggiamento positivo, si sentirà più libero di confidarsi , rivelando dubbi e perplessità, piuttosto di un ragazzino che conosce già la reazione negativa del genitore. Come comportarsi con i figli adolescenti? Giocare un po’ di astuzia e avere tanta, tanta pazienza, senza dimenticare mai che anche noi abbiamo passato la loro stessa età.
Come approcciarsi con i figli adolescenti
Va da sé, che se dai nostri figli pretendiamo sincerità e desideriamo avere un dialogo e un confronto, loro meritano altrettanto. Per evitare di cacciarci in situazioni difficili e di non ritorno, vediamo cosa dobbiamo imparare in primis, prima di addentrarci nel mondo adolescenziale. Per un approccio lineare, che non rasenti l’invadenza facendoci ottenere un risultato contrario e controproducente, partiamo da questi presupposti, ricordandoci sempre che un figlio deve essere responsabilizzato, guidato nel percorso della crescita, e durante questo percorso talvolta si può inciampare e rialzarsi, senza perdere di vista l’obiettivo.
Essere sempre sinceri e chiari, poche regole chiare e coincise, disponibili al dialogo se necessario, e a riflettere insieme sulle regole o su determinate prese di posizione o punizioni, anche quando il parere è discordante dovete essere in grado di ascoltare e aiutarli a riflettere sui propri comportamenti Osservare costantemente il loro umore ed eventuali cambiamenti, può sembrare scontato ma non lo è, e a volte i ragazzi sono molto bravi a nascondere uno stato d’animo che magari li lacera dentro, anche osservare come vengono spesi i propri soldi e dare un’occhiata ai siti web che utilizzano di consueto, è utile per capire come stanno e se c’è qualche problema, e metterli in guardia su comportamenti pericolosi Trovare sempre un momento per il dialogo e il confronto, cercate di rimanere informati sulle abitudini e le novità del quotidiano, su eventuali uscite e nuove o vecchie amicizie, non per sottoporli ad un terzo grado, ma perché vi interessa realmente essere partecipi della loro vita e del loro quotidiano
Adolescenti, che fatica!
Ben 12 anni di fase adolescenziale, che faticaccia attraversarla con tutti i cambiamenti che ne derivano. Dai 12 anni in poi, i nostri figli, attraverseranno questo periodo che li metterà a dura prova e ne temprerà il carattere e la crescita personale. La prova è sicuramente anche per i genitori, che se a volte sono in grado di affiancare, sopportare e supportare al 100% i propri figli, altre volte si sentono impotenti e non sanno a chi rivolgersi per uscire da una brutta situazione e salvare il proprio figlio da una situazione rischiosa. Così mamma e papà si trovano a rapportarsi improvvisamente con un “quasi perfetto sconosciuto”, il bambino educato e accondiscendente che fino a ieri ci dava il bacio della buonanotte, si trasforma in un piccolo ribelle teppista che lancia sfide quotidiane per la conquista della propria autonomia, dimenticandosi di avere una casa e delle regole. Momento difficile che inevitabilmente comporta pesanti braccio di ferro tra genitori e adolescente, sfuriate di rabbia, litigate e conflitti, che si risolveranno con il tempo, grazie al dialogo.
Cosa fare e cosa evitare
Cedere ad ogni tipo di pretesa perché esausti dalle ripetute richieste del figlio o figlia adolescente, è assolutamente diseducativo e controproducente, in questo modo si creerà un circolo vizioso che metterà il figlio nella posizione di poter ottenere tutto ciò che desidera, perché sa bene quali sono i punti deboli del genitore. Più corretto è arrivare alla conquista dopo un’attenta e discussa riflessione e confronto, senza volerlo accontentare a prescindere da tutto e da tutti, tenendo sempre conto dell’età, e del fatto che ogni età ha le sue conquiste e quindi, ogni cosa ha il suo tempo. In altre circostanze, ad alcune richieste dei nostri figli, invece, piuttosto che negare a prescindere, è meglio confrontarsi e cercare un compromesso che tuteli entrambe le parti, ad esempio se la nostra figlia adolescente ci chiede di fare un viaggio con l’amica del cuore, possiamo offrirci di accompagnarle ed essere presenti in zona in caso di necessità, lasciandole libere di girare per la città, concedendo della libertà all’adolescente ma tranquillizzando noi stessi sul fatto che comunque, la situazione sarà sotto controllo, perché per ogni evenienza saremo a due passi da loro. Un altro comportamento molto importante da evitare, è assecondare i nostri figli su qualche richiesta talvolta esagerata o contro i nostri principi, per il semplice fatto che “tutti lo fanno”. Alla base dell’educazione esistono dei principi, e se gli atteggiamenti che nostro figlio intende attuare sono atti solo ad imitare i coetanei e ad uniformarsi alla massa, il consiglio è di parlare tanto e trasmettere un giusto messaggio educativo.