Celebre ed amatissima attrice di origini inglesi, icona indiscussa del cinema internazionale, Vivien Leigh rappresenta senz’altro una vera e propria leggenda nel panorama cinematografico mondiale.
Indimenticabile nei panni della famosissima Rossella O’Hara nel film capolavoro “Via col Vento”, la vita personale e professionale dell’attrice è stata, da una parte, illuminata dalle scintillanti luci della ribalta, dall’altra attraversata da sofferenze e malattie.
Vivien Leigh, all’anagrafe Vivian Mary Hartley, nasce il 5 novembre 1913 a Darjeeling, in India. Figlia di un ufficiale scozzese e di un’attrice amatoriale di origine irlandese, intorno ai 6 anni, si trasferisce insieme ai genitori in Inghilterra, dove compie i suoi studi.
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A diciotto anni, Vivien decide di iscriversi alla Royal Academy of Dramatic Art per studiare recitazione. Solo un anno dopo, la giovane incontra e sposa un uomo di legge, Leigh Holman, da cui avrà la sua sola ed unica figlia: Suzanne.
Il grande amore dell’attrice
Ma il vero amore di Vivien Leigh fu l’attore di teatro e cinema Laurence Olivier, che all’epoca del loro primo incontro era, anche lui, già sposato. I due iniziarono una relazione clandestina che rimase tale fino al 1940, quando decisero di uscire finalmente allo scoperto e rivelare al mondo intero la natura amorosa del loro rapporto.
Complice di tale rivelazione fu il successo, smisurato, che travolse Vivien in seguito alla sua memorabile interpretazione del personaggio protagonista del kolossal “Via col Vento“, Rossella O’Hara. Ruolo che le valse la vittoria del primo Premio Oscar come miglior attrice protagonista.
Lei e Oliver riuscirono ad ottenere il divorzio in virtù della rinuncia alla custodia dei rispettivi figli. Si sposarono con un’intima e privatissima cerimonia, celebrata presso il San Ysidro Ranch di Santa Barbara, tenuta di proprietà dell’attore Ronald Coleman.
Ben presto, iniziarono a manifestarsi i primi segni della malattia dell’attrice: Vivien Leigh era, infatti, bipolare. Alternava, cioè, momenti di acuta depressione ad altri di totale ed incontrollata euforia.
Nel 1944, mentre era impegnata con le riprese della pellicola di “Cleopatra“. cadde rovinosamente e subì un aborto spontaneo. Tale tragico evento non fece altro che acuire il suo stato depressivo e i suoi disturbi bipolari. L’attrice cominciò ad abusare di alcool, venne ricoverata e sottoposta a traumatici trattamenti come l’elettroshock che le procurarono danni permanenti alle tempie.
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Cinque anni dopo, la speranza della ripresa: interpreta con enorme successo il ruolo di Blanche DuBois, protagonista del film “Un tram chiamato desiderio“, al fianco del celebre attore Marlon Brando. Ruolo che la vale il suo secondo Oscar.
Sembra che Vivien si immedesimò a tal punto nella parte di Blanche da finire, proprio come lei, in una clinica psichiatrica.
L’attrice si è spenta nel 1967, a soli 53 anni, per una tubercolosi mal curata.
Il rapporto con la figlia Suzanne
Suzanne è stata l’unica figlia dell’attrice Vivien Leigh. Nata il 12 ottobre 1933 a Londra, la piccola è cresciuta in una famiglia benestante. Ciò nonostante, Suzanne non ha potuto godere di un rapporto stretto e consolidato con la madre durante la sua infanzia, in quanto troppo impegnata col suo lavoro di attrice.
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Queste le parole di Vivien in merito al suo rapporto con la figlia:
Amavo la mia bambina come ogni altra madre, ma con la spietata sincerità dei giovani mi rendevo conto che non potevo abbandonare ogni pensiero di una carriera in scena.
Suzanne è cresciuta quindi sotto la responsabilità del padre e della nonna. Per voler paterno, non ha potuto perseguire il suo sogno di dedicarsi alla recitazione come fece sua madre.
Ha insegnato all’Accademia della cultura della bellezza della nonna Gertrude a Knightsbridg e ha sposato un broker assicurativo da cui ha avuto tre figli.
È morta il primo marzo 2015 in Inghilterra.
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